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Le immagini dell’insicurezza

Trento, 21 Giu - Quante volte sentiamo la frase riportata nel titolo: “E’ andata bene, ma c’è mancato un pelo”? Generalmente è sempre associata ad un'altra: “Che strano, ho sempre fatto in questo modo, ma non era mai successo nulla!”.
Partendo da queste due frasi eccoci alle foto dell’insicurezza di oggi.
 

 
Durante i lavori di spostamento di un struttura metallica dell’altezza di circa 5-6 metri (siamo in un ambito industriale), il datore di lavoro della ditta, che effettuava l’ attività di movimentazione, si è organizzato con un camion gru per il sollevamento della struttura e con un  carrello elevatore per lo spostamento.
Qualcosa, anzi direi molto, non è andato secondo le aspettative di chi aveva pensato l’attività di spostamento ed il muletto si è ribaltato.
 
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La “fortuna”, il “caso”, la “sorte”, il “destino”, una “favorevole combinazione di elementi”, hanno fatto in modo che nessuno si facesse male (molto, molto male), ma ciò non toglie che la ”tragica fatalità” sia stata comunque molto vicina.
 
Ma di “ tragica fatalità” non si può certamente parlare, solo di incoscienza, cattivo utilizzo delle attrezzature, procedure scorrette ed imperizia.
 
Cerchiamo di capire cosa è successo: i lavori di movimentazione sono stati eseguiti in modo totalmente sbagliato, anziché utilizzare un sistema adeguato al manufatto (considerando il peso da movimentare, le dimensioni della struttura, la tipologia dei mezzi/attrezzature da utilizzare) ed una procedura di lavoro idonea, si è optato per un più semplice sollevamento con la gru del camion ed il contemporaneo spostamento alla base eseguita con il muletto
 
Se già questa procedura risultava errata ed inadeguata, va inoltre aggiunto che
- l’operatore del camion gru ed il manovratore del carrello elevatore non erano coordinati tra di loro (la struttura si interponeva tra i due addetti e non vi era nessun contatto visivo o tramite ricetrasmittente/telefono),
- l’operatore del carrello elevatore (lo stesso datore di lavoro) – durante la manovra – era impegnato in una “fitta” conversazione telefonica (problemi personali o di lavoro),
- le forche del carrello erano state dotate di un “braccio gru” non idoneo (oltre alla mancanza dei requisiti previsti normativamente, il muletto era certamente inadeguato per un braccio gru di quel tipo”).
 
Che dire? “E’ andata bene!”
No, certamente no.
Ok non c’è stato l’infortunio, ma quanto successo non toglie nulla alla gravità della situazione.
 
 
Farina Geom. Stefano, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
 
 
 
Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
 
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Rispondi Autore: harleysta - likes: 0
21/06/2013 (08:44:12)
...e magari in azienda c'è un armadio pieno di valutazioni del rischio, corsi, ecc.
Rispondi Autore: GFR SICUREZZA - likes: 0
21/06/2013 (09:54:48)
...ed aggiungo...compresa la marcatura di conformità CE dell'accessorio del muletto!! :-)...eufemismo chiamarlo accessorio...buon lavoro

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