Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Le immagini dell’insicurezza

Le immagini dell’insicurezza
Stefano Farina

Autore: Stefano Farina

Categoria: Le immagini dell'insicurezza

31/05/2013

La sicurezza si vede anche nelle piccole cose. Spesso si tende a sottostimare i rischi presenti in un’attività lavorativa quando essa risulta essere di breve durata...

Milano, 31 Mag - Spesso si tende a sottostimare i rischi presenti in un’attività lavorativa quando essa risulta essere di breve durata. Al contrario, è invece necessario o ancor meglio fondamentale, eseguire una corretta pianificazione dell’attività lavorativa anche per tali lavori.
Le immagini di oggi ci portano proprio in questa direzione: un lavoro di riverniciatura di alcuni serramenti viene eseguito senza considerare il pericolo insito nella  lavorazione in quota ed il conseguente  rischio di caduta dall’alto.
 

Pubblicità
MegaItaliaMedia

 
L’operatore (pittore o restauratore) si posiziona sul davanzale di una finestra per svolgere il suo compito, senza l’adozione di alcun sistema di protezione (collettivo o individuale).
 
 
Molte volte quando si assiste a lavorazioni di questo tipo, o quando queste immagini vengono proposte nell’ambito formativo, gli operai, i datori di lavoro e/o i lavoratori autonomi, tendono sempre a “giustificare” la situazione con la breve durata dell’esecuzione che - a loro dire - comporta un bassissimo rischio in quanto “sapendo di essere in pericolo, stiamo più attenti e poi siamo abituati ed abbiamo esperienza”.
Non serve precisare che tali “frasi” risultano inaccettabili in quanto per infortunarsi - anche gravemente – non serve tanto tempo, basta un secondo: una svista, uno scivolamento, un capogiro, il cedimento (anche parziale) del supporto sul quale si sta lavorando. Ed in questi casi l’attenzione, l’abitudine, l’esperienza non servono a nulla e le conseguenze sono permanenti, per il lavoratore e/o per i suoi congiunti.
 
 
Si ringrazia Andrea di Benedetto per le fotografie.
 
 
 
Farina Geom. Stefano, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
 
 
 
 

Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
 
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Rispondi Autore: Marco - likes: 0
31/05/2013 (08:18:08)
Che soluzioni poteva attuare il restauratore per evitare la caduta dall'alto?
Rispondi Autore: Morando - likes: 0
31/05/2013 (10:12:45)
E i pericoli SEMPRE presenti nei lavori di breve durata ne fanno anche parte tutti i lavori fatti fare a noi dalle ditte di somministrazione interinali cooperative precari ..prima erano di mesi ( e mai divenuti a tempo indeterminato) oggi solo a settimane ..e assumono da manovali facendoci fare invece i saldatori,gruisti ecc.ecc. senza corsi inerenti di legge D.L.gs 81/08 alle vere qualifiche, senza relative visite mediche alle vere qualifiche..tanto sono di breve durata e i controlli ispettivi mai visti !Rischiano su di noi per risparmiare..I fatti reali in Italia sono questi e poi ti mettono per vari mesi pure in disoccupazione !Che crea ulteriori ovvi danni estesi alle rispettive famiglie!
Morando Sergio
Rispondi Autore: Angelo - likes: 0
03/06/2013 (13:49:00)
@ Marco, un dispositivo di ancoraggio mobile e temporaneo mi sembra una soluzione economica, idonea e semplice da adottare... Quello che mi piacerebbe approfondire è questa concezione di "errore" nel considerare il lavoro di breve durata meno pericoloso.
Uno dei suggerimenti più utilizzati anche dalla legge per la comune valutazione del rischio è che il pericolo è dato da danno per probabilità.
Logica vuole che una lavorazione di 5 minuti abbia una probabilità di accadimento inferiore alla stessa lavorazione che duri 8 ore. Ergo, effettivamente così calcolato, il pericolo può essere definito "minore".
Tecnicamente quindi i lavoratori non errano nel considerare il lavoro di breve durata come meno pericoloso. Sono i loro diretti preposti a dover garantire che, comunque, anche il lavoro di breve durata tenda ad avere il classico "Rischio 0".
Bisognerebbe puntare molto più sulla sensibilizzazione del "basta un secondo e i danni sono permanenti", come più che giustamente indicato dall'autore dell'articolo/scatto.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!