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Le immagini dell’insicurezza

Trento, 29 Mar - Quante volte vediamo idranti a muro con tubazioni flessibili che presentano segni di deterioramento, cattiva manutenzione e/o sono di difficile accesso o prive di segnalazione.
La foto di oggi ci mostra una di queste “manichette” che riassume in se molti degli elementi negativi citati.
Lo stato di manutenzione della cassetta, il sistema di arrotolamento del tubo flessibile ed il suo stato di conservazione, il fatto che il raccordo non risulti collegato al relativo rubinetto  idrante, nonché l’assenza della lancia, ci fanno presupporre che ormai da molto tempo la sorveglianza, i controlli periodici e la manutenzione previsti non vengano effettuati.
Molto “particolare” pure il cartello che invita ad utilizzare con parsimonia (solo in caso di necessità!!!) l’impianto antincendio. 
 

 

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Ricordando che la norma di riferimento è la UNI EN 671-3:2009 (Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Parte 3: Manutenzione dei naspi antincendio con tubazioni semirigide e idranti a muro con tubazioni flessibili), brevemente menzioniamo alcuni dei controlli da effettuare al fine di mantenere gli idranti a muro nell’efficienza operativa necessaria e per i quali sono stati prodotti ed installati. 

Sorveglianza da parte della persona responsabile (o di un suo rappresentante)
Tale sorveglianza è atta ad accertare che
-l’attrezzatura sia collocata nel posto previsto;
-sia accessibile senza ostacoli;
-sia visibile chiaramente ed abbia istruzioni d’uso leggibili;
-non presenti segni di deterioramento, corrosione o perdite.
 
Controllo e Manutenzione (eseguiti da persona competente)
I controlli e la manutenzione prevedono che la tubazione venga srotolata completamente e venga sottoposta alla pressione di rete. In generale si andrà a verificare che
-l’attrezzatura sia accessibile senza ostacoli e non sia danneggiata;
-i componenti non presentino segni di corrosione o perdite;
-le istruzioni d’uso siano chiare e leggibili;
-la collocazione sia chiaramente segnalata;
-i ganci per il fissaggio a parete siano adatti allo scopo, siano fissi e saldi;
-il getto d’acqua sia costante e sufficiente;
-la tubazione non presenti su tutta la sua lunghezza screpolature, deformazioni, logoramenti o danneggiamenti;
-il sistema di fissaggio della tubazione sia di tipo adeguato e che ne assicuri la tenuta;
-la cassetta non sia danneggiata e che i portelli si aprano agevolmente.
 
Controllo periodico e manutenzione di tutte le tubazioni.
La manutenzione delle manichette antincendio consiste nel collaudo quinquennale di tutte le manichette alla massima pressione d’esercizio secondo le norme EN 671-1 e/o EN 671-2.
 
Concludiamo le immagini di oggi con gli auguri di Buona Pasqua a tutti Voi.
 
 
Si ringrazia l’Ing. Stefano Bonamico per la fotografia.
 
Farina Geom. Stefano, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
 
 
 
 
 
Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
 
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Rispondi Autore: Davide Degrassi - likes: 0
29/03/2013 (09:17:25)
Approfitto per fare una precisazione riguardo le periodicità: il D.M. 10 marzo 1998 prevede che vengano eseguiti controlli semestrali su tutti i sistemi di protezione antincendio secondo i criteri di cui all'allegato VI; la norma UNI EN 671-3 prevede invece che le operazioni descritte nell'articolo vengano eseguite annualmente (infatti il punto 6.1 porta il titolo "Controllo e manutenzione annuale") e che ogni naspo antincendio ed ogni idrante a muro venga marcato "REVISIONATO" dalla persona competente.
Ogni 5 anni poi correttamente bisogna eseguire il collaudo della tubazione alla massima pressione di esercizio: 1,2 MPa.
Rispondi Autore: Giacomo Giommetti - likes: 0
30/03/2013 (14:55:51)
Esiste una norma, linee guida, che indica esplicitamente che la manichetta sia attaccata al rubinetto? Durante una visita gli stessi VVF sembravano incerti su questa situazione e non ci hanno verbalizzato alcuna violazione: anche perchè la manichetta potrebbe servire per prolungare il raggio di azione di un'altro idrante. Senza dimenticare, inoltre che nei corsi di formazione e addestramento per gli addetti alla squadra antincendio viene insegnato su come srotolare e arrotolare correttamente la manichetta per far si che il la femmina si torvi sempre verso l’attacco dell’idrante.
Rispondi Autore: Carmelo Giannì - likes: 0
30/03/2013 (15:02:16)
Concordo con quanto asserito dal collega che mi ha preceduto e vorrei aggiungere che a mio avviso è certamente da censurare l'azione di collegamento, in condizione di non utilizzo, della tubazione da una parte alla saracinesca e dall'altra alla lancia, perchè questo renderebbe molto complesso se non impossibile lo srotolamento a terra. La tubazione deve essere assolutamente libera da qualsiasi vincolo per poi essere collegata da un operatore alla saracinesca e dall'altro alla lancia, durante il percorso tra la tubazione srotolata e le immediate vicinanze del fuoco. Aggiungo che in molti casi trovo la "manichetta" arrotolata e legata con fascette plastiche, ancora nella condizione del momento della fornitura. Questo complica notevolmente le operazioni di srotolamento e quindi di utilizzo in caso di necessità, specie se non si è provvisti di una lama per liberare la tubazione.
Rispondi Autore: Davide Degrassi - likes: 0
02/04/2013 (10:28:34)
@ Carmelo
La Norma UNI EN 671-3 punto 6.1 lett. q) prevede che il manutentore lasci l'idrante a muro pronto per un uso immediato.
È chiaro quindi che se trova manichette ancora legate con le fascette il manutentore è un criminale anche perché ogni sei mesi dovrebbe comunque srotolarla completamente per il controllo visivo sulla tubazione.
La stessa norma, quando parla di uso "immediato", intende che debba essere tutto già collegato; se la manichetta è arrotolata bene, La prego di credermi sulla parola, è molto più semplice e veloce srotolarla quando è già tutto collegato.
Rispondi Autore: roberto termini - likes: 0
02/04/2013 (11:19:26)
Nella mia esperienza ho notato che, lasciando la manichetta collegata al "rubinetto", tende a fessurarsi dove "fa la piega" in alto, subito dopo il raccordo filettato, per il peso stesso della manichetta. Ciò avviene con caldo/freddo etc..
Come giustamente affermano i colleghi occorrono controlli periodici: conviene quindi srotolarla, collegarla e provarla in pressione. Quasi sempre perde da qualche parte...
Rispondi Autore: Giuseppe Porretti - likes: 0
03/04/2013 (09:30:34)
La UNI 10779 recita:
6.4.3 Idranti a muro
Gli idranti a muro devono essere conformi alla UNI EN 671-2 e le attrezzature permanentemente devono essere collegate alla valvola di intercettazione.
Rispondi Autore: Giuseppe Porretti - likes: 0
03/04/2013 (10:36:54)
La UNI 10779 recita:
6.4.3 Idranti a muro
Gli idranti a muro devono essere conformi alla UNI EN 671-2 e le attrezzature permanentemente devono essere collegate alla valvola di intercettazione.
Rispondi Autore: cippa lippa - likes: 0
03/04/2013 (11:47:40)
...questa immagine fa capire come funzionano realmente le cose, altro che linee guida o norme uni...
Rispondi Autore: Davide Degrassi - likes: 0
03/04/2013 (15:47:49)
@ Roberto
Può darsi che quel problema dipenda anche dalla qualità della manichetta...
Rispondi Autore: Giuseppe Fogliaro - likes: 0
13/04/2013 (10:59:10)
Salve, vi ringrazio per il lavoro che fate e per l'aiuto che mi date ogni giorno (sono neofita e in fase di apprendimento...) Sarei anche io molto curioso di sapere se è obbligatorio che la manichetta rimanga collegata al rubinetto o meno... molti colleghi asseriscono di no in quanto potrebbe risultare pericolosa quando si srotola, cioè, se l'addetto al rubinetto apre prima che l'addetto alla lancia sia pronto la manichetta risulterebbe incontrollabile. GRAZIE
Rispondi Autore: RDC - likes: 0
30/08/2013 (09:06:19)
Concordo pienamente sullo stato pietoso in cui versa l'intera attrezzatura, ma non sulle indicazioni del cartello.
Impianto a secco...perchè forse, per presenza di alta tensione, è indispensabile un impianto di questo tipo!
Usare solo in caso di necessità...la leggerei piuttosto come un semplice invito a non utilizzare l'attrezzatura per altri scopi (tipo pulizie dei pavimenti, come accade molto spesso)

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