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Storie di infortunio: aggancio fatale

Storie di infortunio: aggancio fatale
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Infortuni sul lavoro

14/05/2024

La storia di un infortunio accaduto in un'azienda agricola a conduzione famigliare: come è avvenuto l’incidente, le cause e come si sarebbe potuto evitare.

Pubblicato la storia intitolata "Aggancio fatale", a cura di Oscar Salvadore, Chiara Galasso, Alessandro Modonutto del Servizio PreSal della ASL AT.
Questa storia fa parte delle "Storie d'infortunio", che sono state elaborate dagli operatori dei Servizi PreSAL delle ASL piemontesi a partire dalle inchieste di infortunio, e sono state raccolte sul sito del Centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte (Dors).

È emerso che la mera conoscenza delle dinamiche infortunistiche non basta per comprendere appieno gli aspetti contestuali, in particolare quelli organizzativi, che sempre più spesso contribuiscono agli incidenti. Pertanto, abbiamo adottato un approccio basato sullo studio di casi, trasformando le inchieste sugli infortuni in vere e proprie "storie" narrate dagli operatori che hanno condotto l'indagine. Questo approccio consente di comprendere i fattori che hanno portato all'incidente o hanno contribuito al suo protrarsi nel tempo, consentendo così la formulazione e la condivisione di soluzioni preventive.


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Aggancio fatale

Luogo: Piemonte

Comparto produttivo: agricoltura

Esito: un signore pensionato, durante le operazioni di attacco di una fresatrice agricola ad una trattrice cingolata, è morto a causa dello schiacciamento tra l’attacco dell’antiribaltamento e la fresatrice stessa.

Dove è avvenuto: all’interno di una azienda agricola a conduzione famigliare in Provincia di Asti.

Che cosa si stava facendo: L’infortunato doveva effettuare i lavori di fresatura del vigneto dell’azienda, attaccando alla trattrice cingolata una fresatrice a coltelli.

Descrizione infortunio: La vittima, per poter effettuare i lavori di fresatura, doveva attaccare alla trattrice cingolata una fresatrice a coltelli. Poiché svolgeva l’attività in solitudine, guardava i movimenti della fresatrice e contemporaneamente movimentava la leva di comando con la mano destra. Inoltre, per poter controllare i movimenti della fresa, l’uomo mise il capo tra l’attrezzatura stessa ed il retro del trattore, dove si trovava l’attacco della barra antiribaltamento. L’attrezzatura, movimentata tramite il sistema idraulico dotato di leva, si sollevò velocemente e lo colpì comprimendogli la testa contro l’attacco dell’antiribaltamento della trattrice, provocando così la sua morte.

Come prevenire:
Questo infortunio è atipico in quanto non causato da una mancanza delle protezioni, ma proprio dall’aggiunta di esse. L’antiribaltamento, installato successivamente nella parte posteriore del mezzo, riduceva gli spazi liberi utili nelle manovre di attacco. L’addetto non applicò le norme di buona tecnica, secondo cui, non bisogna mai interporsi tra il trattore e la macchina e bisogna fare attenzione quando si lavora nella zona dei bracci del sollevamento, in quanto è un’area molto pericolosa. 

Leggi la storia completa(pdf)

Fonte:  Dors 

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