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Strategie contro il crimine informatico
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La lotta al cyber crime è al centro del “Working Party on Information Technology Crime”, meeting internazionale che si conclude oggi a Roma e che ha visto la partecipazione di cyber-poliziotti di 20 Paesi.
I tre elementi chiave per combattere il crimine informatico sono stati individuati nella formazione, nell’esperienza e nella cooperazione.
"La minaccia criminale nel mondo virtuale - ha detto direttore centrale della polizia criminale, il Prefetto Alessandro Pansa, aprendo i lavori della conferenza - non è paragonabile a quella tradizionale. Ha una connotazione transnazionale, che esula dai confini degli stati, o meglio ancora immateriale, svincolata da ogni riferimento territoriale. I delitti possono concretizzarsi in più azioni svolte in tempi diversi o contemporaneamente, da più soggetti o da uno solo, in luoghi diversi o in uno spazio virtuale".
La criminalità si serve di metodi sempre nuovi, di tecnologie aggiornate per commettere reati.
La conferenza è stata dedicata in particolare alle più recenti tecniche di intrusione informatica e alle più moderne tecniche di recupero dei dati presenti sui sistemi compromessi dagli hackers.
E’ emerso che nel mondo sono circa 1.400 al giorno gli attacchi di tipo "Denial of service" che portano cioè un sistema informatico a non essere più in grado di fornire un servizio. La Symantec, società per la sicurezza informatica, ha identificato circa 9.130 Pc al giorno infettati da "Bot" (programmi che eseguono in automatico le azione ordinate dal computer aggressore tipo l'invio di messaggi di spamming o l'espulsione dal web) e una media giornaliera di oltre 8 milioni di attacchi di "phishing".
Una sessione della conferenza è stata dedicata anche al confronto con il mondo bancario.
La lotta al cyber crime è al centro del “Working Party on Information Technology Crime”, meeting internazionale che si conclude oggi a Roma e che ha visto la partecipazione di cyber-poliziotti di 20 Paesi.
I tre elementi chiave per combattere il crimine informatico sono stati individuati nella formazione, nell’esperienza e nella cooperazione.
"La minaccia criminale nel mondo virtuale - ha detto direttore centrale della polizia criminale, il Prefetto Alessandro Pansa, aprendo i lavori della conferenza - non è paragonabile a quella tradizionale. Ha una connotazione transnazionale, che esula dai confini degli stati, o meglio ancora immateriale, svincolata da ogni riferimento territoriale. I delitti possono concretizzarsi in più azioni svolte in tempi diversi o contemporaneamente, da più soggetti o da uno solo, in luoghi diversi o in uno spazio virtuale".
La criminalità si serve di metodi sempre nuovi, di tecnologie aggiornate per commettere reati.
La conferenza è stata dedicata in particolare alle più recenti tecniche di intrusione informatica e alle più moderne tecniche di recupero dei dati presenti sui sistemi compromessi dagli hackers.
E’ emerso che nel mondo sono circa 1.400 al giorno gli attacchi di tipo "Denial of service" che portano cioè un sistema informatico a non essere più in grado di fornire un servizio. La Symantec, società per la sicurezza informatica, ha identificato circa 9.130 Pc al giorno infettati da "Bot" (programmi che eseguono in automatico le azione ordinate dal computer aggressore tipo l'invio di messaggi di spamming o l'espulsione dal web) e una media giornaliera di oltre 8 milioni di attacchi di "phishing".
Una sessione della conferenza è stata dedicata anche al confronto con il mondo bancario.
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