Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Sicurezza informatica e cultura

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza informatica

25/11/2003

Cittadini, imprese, istituzioni devono essere consapevoli dei rischi connessi all’uso delle tecnologie informatiche.

Si è recentemente svolto a Roma il convegno internazionale “Sensibilizzare il cittadino europeo alla sicurezza informatica: esperienze internazionali e sfide per il futuro”, evento conclusivo del progetto "eAware" promosso dall'Unione Europea per diffondere la cultura della sicurezza informatica tra i cittadini e le imprese.

Il progetto "eAware" ha coinvolto sette nazioni europee (Estonia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Polonia, Regno Unito), ed è stato attuato attraverso 10 eventi.

Partner italiano è stato il Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, che ha organizzato nel corso del 2003 convegni che hanno spaziato dalla sicurezza in Internet per i minori alla firma elettronica, alla sicurezza e privacy nel voto elettronico .

"eAware" ha promosso un'azione di informazione e sensibilizzazione sui diritti e le responsabilità, per cittadini, imprese e istituzioni, connessi con l'uso delle tecnologie informatiche e di Internet.
E’ importante infatti che tutti siano consapevoli dell’importanza della sicurezza informatica; persone informate possono utilizzare in modo più sicuro la tecnologia.

Secondo Danilo Bruschi, presidente del Clusit, procedere sulla strada del progresso tecnologico implica la consapevolezza dei rischi che si corrono. La sfida è quella di disporre di prodotti rispettosi della privacy e, nello stesso tempo, sicuri.

Proprio il binomio sicurezza-privacy è stato al centro della conferenza romana che ha sottolineato come tali aspetti dovranno essere sempre più legati se si vorranno tutelare interessi e diritti dei cittadini e delle imprese.

“L'assenza di sicurezza è un rischio per la privacy e nello stesso tempo in nome della sicurezza può essere richiesta la sospensione delle tutele individuali. Trovare un equilibrio tra i due elementi è l'impegno dell'Europa che nella sua Carta dei diritti fondamentali ha inserito la protezione dei dati personali. Un nuovo punto fermo, per evitare che in nome della sicurezza ci sia un abbassamento dell’attenzione sulla privacy, si raggiungerà con il codice che entrerà in vigore nel gennaio 2004” ha sottolineato Stefano Rodotà, presidente del Garante per la privacy intervenuto al Convegno.

Inoltre è stata presa in considerazione l’importanza della sicurezza informatica alla luce dell’utilizzo di strumenti di e-government.
Se un'azienda od un privato, dopo un'attenta valutazione, può decidere di correre il rischio di attacchi informatici, ciò non è possibile per le applicazioni di e-government dove la sicurezza è un must assoluto, perché è in gioco la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!