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Quali sono i reati piu' frequenti commessi in Rete?
Le irregolarità, non necessariamente penali, più frequentemente commesse attraverso Internet, sono legate al diritto d'autore.
Dal software, alla musica in formato MP3, fino ad interi siti, i prodotti informatici favoriscono il plagio. La copia informatica è, infatti, completamente identica all'originale e questo alimenta il gusto di sfida di coloro che vogliono mettere alla prova la sicurezza dei sistemi.
I comportamenti illeciti sono frequenti anche nell'ambito del commercio elettronico, dove traffico di carte di credito ed abusi ad esso connessi si moltiplicano continuamente.
Per prevenire questi reati "La parola magica è sicurezza, fondata su consulenza informatica e legale", ha affermato Daniele Minotti, titolare di uno studio a Genova ed esperto di diritto penale delle tecnologie, in un'intervista al quotidiano ItaliaOggi.
Certamente è irresponsabile inviare tramite Internet il proprio numero di carta di credito senza verificare le garanzie di sicurezza del sistema di transazione, ma chi commette frodi di questo tipo deve sapere che non resterà impunito.
Il legale, in questi casi, deve possedere anche una certa cultura informatica e soprattutto deve conoscere i lati deboli di Internet.
In Italia nel 1993 è stata pubblicata una legge specifica, che ha inserito nuovi reati nel codice penale, e dal 1996 ci si può avvalere della legge sulla privacy, ma per i reati più comuni ci si limita al sequestro, che interrompe solo temporaneamente l'attività criminale.
Difficilmente si applicano misure cautelari personali all'autore di un crimine informatico, soprattutto se è la prima volta che commette il reato e spesso, purtroppo, la violazione del domicilio informatico viene addirittura tollerata.
Dal software, alla musica in formato MP3, fino ad interi siti, i prodotti informatici favoriscono il plagio. La copia informatica è, infatti, completamente identica all'originale e questo alimenta il gusto di sfida di coloro che vogliono mettere alla prova la sicurezza dei sistemi.
I comportamenti illeciti sono frequenti anche nell'ambito del commercio elettronico, dove traffico di carte di credito ed abusi ad esso connessi si moltiplicano continuamente.
Per prevenire questi reati "La parola magica è sicurezza, fondata su consulenza informatica e legale", ha affermato Daniele Minotti, titolare di uno studio a Genova ed esperto di diritto penale delle tecnologie, in un'intervista al quotidiano ItaliaOggi.
Certamente è irresponsabile inviare tramite Internet il proprio numero di carta di credito senza verificare le garanzie di sicurezza del sistema di transazione, ma chi commette frodi di questo tipo deve sapere che non resterà impunito.
Il legale, in questi casi, deve possedere anche una certa cultura informatica e soprattutto deve conoscere i lati deboli di Internet.
In Italia nel 1993 è stata pubblicata una legge specifica, che ha inserito nuovi reati nel codice penale, e dal 1996 ci si può avvalere della legge sulla privacy, ma per i reati più comuni ci si limita al sequestro, che interrompe solo temporaneamente l'attività criminale.
Difficilmente si applicano misure cautelari personali all'autore di un crimine informatico, soprattutto se è la prima volta che commette il reato e spesso, purtroppo, la violazione del domicilio informatico viene addirittura tollerata.
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