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PUBBLICATA LA DIRETTIVA TLC

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza informatica

18/04/2006

Via libera alla conservazione dei dati telefonici: pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea la direttiva in materia di conservazione dei dati delle comunicazioni da telefoni fissi, mobili e via Internet (compresa la posta elettronica).

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Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea la direttiva in materia di conservazione dei dati delle comunicazioni elettroniche che modifica la direttiva 2002/58/CE.

I dati che è possibile conservare non riguardano in alcun modo il contenuto delle comunicazioni, “ivi incluse le informazioni consultate utilizzando una rete di comunicazioni elettroniche”.

Infatti, gli Stati membri sono autorizzati a conservare esclusivamente i dati necessari per rintracciare ed identificare la fonte, la destinazione, la data, l’ora e la durata di una comunicazione, per determinare il tipo di comunicazione e per determinare l’ubicazione delle apparecchiature di comunicazione mobile. Ciò si applica alle comunicazioni effettuate con telefoni fissi e mobili ma anche a quelle via Internet (accesso, posta elettronica e telefonate), compresi i tentativi di comunicazione non riusciti.

Lo scopo è di “garantirne la disponibilità a fini di indagine, accertamento e perseguimento di reati gravi, quali definiti da ciascuno Stato membro nella propria legislazione nazionale”.

Il periodo di conservazione previsto, sia per i dati relativi alla telefonia sia per quelli effettuati tramite Internet, va da un minimo di 6 a un massimo di 24 mesi. Alla fine di tale periodo i dati conservati dovranno essere distrutti, «fatta eccezione per quelli consultati e preservati».

Esiste però una possibile proroga di questi tempi: infatti uno Stato “che si trovi ad affrontare circostanze particolari che giustificano una proroga, per un periodo limitato, del periodo massimo di conservazione, può adottare le necessarie misure”.

Gli Stati membri dovranno garantire che i dati conservati «siano trasmessi solo alle autorità nazionali competenti, in casi specifici e conformemente alle legislazioni nazionali» e che ne sia garantito l'accesso soltanto da persone autorizzate.

Resta valido il diritto al risarcimento - previsto dalla legislazione comunitaria - di cui godono le persone che hanno subito un danno in conseguenza di un trattamento illecito dei dati personali raccolti in forza alla direttiva.

Gli Stati europei hanno tempo fino al 15 settembre 2007 per mettere in vigore le rispettive disposizioni legislative.

 

 

 

 

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