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Progetti edili “piratati”
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Sono 101 le persone denunciate dalla Guardia di Finanza al termine di una operazione antipirateria che ha portato all’individuazione di un’organizzazione dedita alla produzione e alla commercializzazione di software “pirata” per progettazioni edili.
Ad essere denunciati non sono solo i responsabili dell’organizzazione, che operava tra Milano e Roma, ma anche gli utenti finali dei programmi, per lo più professionisti nel settore dell’edilizia, dell’ingegneria e dell'architettura.
Gli agenti della GDF hanno seguito per un anno le “tracce” su internet dell’organizzazione, che nascondeva la sua attività illecita nell’ambito di forum e di siti apparentemente leciti, all’interno dei quali si tenevano dibattiti e scambi di opinioni su tematiche di ordine professionale.
L’acquisto era effettuato on line a mezzo di bonifici su conti correnti di banche telematiche, cui seguiva la spedizione di un pacco anonimo contenente il software, duplicato e privo di licenza d’uso.
Sul mercato illegale potevano essere fatti circolare migliaia di programmi la settimana.
L’operazione ha portato inoltre al sequestro di 4 siti internet, attrezzature informatiche, pacchetti software illecitamente duplicati per 20 milioni di euro, 4 conti correnti bancari e 1 conto corrente postale.
Sono 101 le persone denunciate dalla Guardia di Finanza al termine di una operazione antipirateria che ha portato all’individuazione di un’organizzazione dedita alla produzione e alla commercializzazione di software “pirata” per progettazioni edili.
Ad essere denunciati non sono solo i responsabili dell’organizzazione, che operava tra Milano e Roma, ma anche gli utenti finali dei programmi, per lo più professionisti nel settore dell’edilizia, dell’ingegneria e dell'architettura.
Gli agenti della GDF hanno seguito per un anno le “tracce” su internet dell’organizzazione, che nascondeva la sua attività illecita nell’ambito di forum e di siti apparentemente leciti, all’interno dei quali si tenevano dibattiti e scambi di opinioni su tematiche di ordine professionale.
L’acquisto era effettuato on line a mezzo di bonifici su conti correnti di banche telematiche, cui seguiva la spedizione di un pacco anonimo contenente il software, duplicato e privo di licenza d’uso.
Sul mercato illegale potevano essere fatti circolare migliaia di programmi la settimana.
L’operazione ha portato inoltre al sequestro di 4 siti internet, attrezzature informatiche, pacchetti software illecitamente duplicati per 20 milioni di euro, 4 conti correnti bancari e 1 conto corrente postale.
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