Piu' controlli nel web

Secondo il New York Times alcuni provider negli ultimi giorni hanno rafforzato le fila degli addetti allo ''screening'', cioe' alla valutazione del materiale ospitato dai propri server, per individuare siti che potrebbero istigare alla violenza ed al terrorismo.
In molti casi le segnalazioni giungono dagli utenti della rete.

Il New York Times ha segnalato la chiusura di siti che, anche se subdolamente, incitavano alla Jihad, la guerra santa islamica, o illustravano come far pervenire donazioni, tramite una banca in Pakistan, su conti con ogni probabilita' controllati dal movimento dei talebani afgani.

La ''censura'' da parte dei provider e' giunta anche per siti che spiegavano l'utilizzo di particolari armi. Queste iniziative fanno presumere che si assistera' all'applicazione di regole piu' severe da parte dei provider .

Gia' Yahoo Geocities avrebbe motivato la soppressione di alcuni siti affermando che violano le ''condizioni di utilizzo del nostro servizio".