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Per garantire la sicurezza nazionale, bisogna guardare lontano

Per garantire la sicurezza nazionale, bisogna guardare lontano
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Sicurezza informatica

17/02/2020

I lettori hanno certamente avuto notizia della costituzione dell’ottavo corpo militare, in uniforme, degli Stati Uniti. Tra i compiti di questo nuovo corpo militare, vi è quello di garantire la sicurezza delle comunicazioni via satellite.

Oggi sempre più spesso le forze armate di tutto il mondo si appoggiano a sistemi satellitari per realizzare reti di comunicazione efficienti ed efficaci, in grado di prevenire situazioni di crisi e sostenere un eventuale intervento bellico.

 

È proprio per questo motivo che il presidente degli Stati Uniti ha recentemente ufficialmente costituito l’ottavo corpo militare, in uniforme, degli Stati Uniti. Ecco un elenco completo:

  • United States Army (esercito)
  • United States Navy (marina)
  • United States Naval Aviation (aviazione di marina)
  • United States Marine Corps (Corpo dei marines)
  • United States Marine Corps Aviation (aviazione dei marines)
  • United States Air Force (aeronautica)
  • United States Coast Guard (guardia costiera)
  • United States Space Force (corpo armato spaziale)

Qualche lettore potrebbe domandarsi motivo per cui si ritiene opportuno creare un tale corpo armato: gli specialisti sono tutti concordi nell’affermare che ci troviamo davanti a un’esigenza non solo degli Stati Uniti, ma di tutti gli Stati, che desiderano mantenere un efficiente ed efficace sistema di collegamento e gestione dei satelliti spaziali.

 

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A questo proposito, vale la pena di riportare alcuni elementi di una analisi, condotta dal Dipartimento della difesa degli Stati Uniti, sulle comunicazioni a larga banda via satellite. Ad oggi, vi è una forte integrazione fra i sistemi militari e commerciali e potrebbe forse esser possibile presto creare un’architettura ibrida, che possa essere in grado di soddisfare sia le stringenti esigenze dei corpi militari, sia le altrettanto stringenti esigenze della società civile.

 

Ad esempio, sussistono dubbi sul fatto che l’attuale struttura delle reti di comunicazione via satellite sia veramente in grado di fronteggiare le sfide del futuro, soprattutto con l’arrivo di reti a larghissima banda, come le reti 5G.

 

Poiché la sostituzione di una rete di satelliti, già operativa, richiede una pianificazione a lungo termine, il Dipartimento della difesa ha coinvolto strutture civili per pianificare congiuntamente come le nuove tecnologie emergenti e l’utilizzo di terminali sempre più intelligenti possano essere inquadrate in una futura strategia di comunicazione a larga banda satellitare.

 

D’altro canto, questa attività congiunta è indispensabile, in quanto le strutture civili oggi dispongono di conoscenze e  tecnologie forse più avanzate di quelli dei militari, almeno nel settore delle reti di satelliti per telecomunicazioni, come dimostra ad esempio l’attivazione del sistema di radio determinazione satellitare europeo, chiamato Galileo: questo sistema presenta migliorie significative, rispetto a ciò che ormai rappresenta lo standard mondiale di questi sistemi, vale dire il sistema GPS.

 

Il disegno allegato mostra con chiarezza quanto sia importante la disponibilità di reti a larga banda, sufficientemente affidabili ed a prova di intercettazione o jamming da parte di potenze nemiche.

D’altro canto, il fatto che le grandi potenze economiche mondiali non abbiano molta fiducia l’una nell’altra è confermato dal fatto che, ad esempio, oggi esistono ben quattro sistemi tipo GPS in funzione in tutto il mondo, anche se con ben diverse prestazioni e caratteristiche. Il fatto che una grande potenza economica giunga al punto di creare una propria rete satellitare di radio determinazione (e non di radiolocalizzazione!), è la prova della grande importanza, che rivestono questi sistemi.

 

Adalberto Biasiotti

 

 



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