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In Giappone due nuove normative contro lo spam
In Giappone sono diventate recentemente efficaci due leggi antispam che tutelano gli utenti di internet e della telefonia mobile.
La notizia, comparsa su un noto quotidiano esperto in sicurezza informatica e telematica, sottolinea che le due nuove normative prevedono sanzioni per chi invia email pubblicitarie o commerciali a utenti che abbiano richiesto espressamente di non riceverle (opt-out).
Le due leggi nipponiche impongono anche di specificare chiaramente, in ogni messaggio, il mittente con un indirizzo valido e proibiscono l'invio di email pubblicitarie a grandi quantità di indirizzi raccolti in rete in modo automatico.
Queste norme non tutelano soltanto i destinatari dei messaggi promozionali, ma anche i provider che non possono, così, essere considerati responsabili dei messaggi di posta elettronica non giunti a destinazione.
Chi invia comunicazioni commerciali non richieste non potrà, infatti, rivalersi sugli operatori per lamentare la presenza di filtri antispam.
Le sanzioni previste sono di 500mila yen , per l'invio di email a chi ha richiesto di non riceverne, e possono toccare i 3 milioni di yen per chi incorre ripetutamente nell'inosservanza di queste nuove norme.
La notizia, comparsa su un noto quotidiano esperto in sicurezza informatica e telematica, sottolinea che le due nuove normative prevedono sanzioni per chi invia email pubblicitarie o commerciali a utenti che abbiano richiesto espressamente di non riceverle (opt-out).
Le due leggi nipponiche impongono anche di specificare chiaramente, in ogni messaggio, il mittente con un indirizzo valido e proibiscono l'invio di email pubblicitarie a grandi quantità di indirizzi raccolti in rete in modo automatico.
Queste norme non tutelano soltanto i destinatari dei messaggi promozionali, ma anche i provider che non possono, così, essere considerati responsabili dei messaggi di posta elettronica non giunti a destinazione.
Chi invia comunicazioni commerciali non richieste non potrà, infatti, rivalersi sugli operatori per lamentare la presenza di filtri antispam.
Le sanzioni previste sono di 500mila yen , per l'invio di email a chi ha richiesto di non riceverne, e possono toccare i 3 milioni di yen per chi incorre ripetutamente nell'inosservanza di queste nuove norme.
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