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IL PISHING ATTACCA I CLIENTI UNICREDIT

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza informatica

03/11/2005

Un nuovo messaggio fraudolento invita i clienti Unicredit a fornire le password di accesso in un sito truffa. Ma sono in agguato anche altri tipi di truffe.

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I tentativi di carpire informazioni riservate tramite messaggi di posta elettronica che apparentemente arrivano dalla propria banca (“pishing”) non si fermano.  Nonostante gli appelli di molte organizzazioni i tentativi continuano e si stanno anche raffinando: dai primi esempi scritti in un italiano stentato (vedi PuntoSicuro n. 1314) ora il contenuto è privo di errori:
From: Accounting Message
Subject: UniCreditImpresa New Information.

Egregio utente,

Il reparto sicurezza della nostra banca le notifica che sono state prese misure
per accrescere il livello di sicurezza dell’online banking, in relazione ai frequenti
tentativi di accedere illegalmente ai conti bancari.
Per ottenere l’accesso alla versione più sicura dell’area clienti preghiamo di dare
la sua autorizzazione.
Fare click qui per andare alla pagina dell’autorizzazione
La preghiamo di trattare le nuove misure di sicurezza con la massima serietà e di
esaminarle bene immediatamente.

Distinti saluti,
Il reparto sicurezza
Cliccando però sul link segnalato si accede ad un sito truffa:


Sito che risulta simile nell’aspetto al vero sito Unicredit, riconoscibile per l’indirizzo corretto: http://www.unicreditimpresa.it e https://www.unibanking.it/common/home.jsp.

Per ulteriori notizie e consigli su come difendersi da questo e da altri tentativi di truffa si possono consultare i siti della Polizia di Stato e dell’associazione no-profitAnti-Phishing Italia.

E bisogna fare attenzione perché si affacciano anche nuove truffe on-line, come denunciato dal quotidiano La Repubblica: arriva la ripulitura dei “fondi sporchi” ottenuti con le truffe di pishing tramite l’ingenuità di titolari di conti correnti.

I truffatori inviano e-mail che contengono un annuncio di lavoro di una fantomatica azienda internazionale, di cui c'è anche un sito web. L'utente dovrà fornire gli estremi del proprio conto corrente: non serve altro. Lì comincerà ad arrivare denaro, che poi l'utente dovrà girare, con bonifico, ad altri conti correnti, trattenendo per sé una percentuale (dal 5 al 20 per cento), oppure chiedono di recapitare il denaro sotto forma di contanti.
In questo modo i soldi vengono “ripuliti”. 


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