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Crimini informatici: in arrivo il carcere
Il consiglio dei ministri europei della Giustizia nei giorni scorsi ha trovato un accordo sul quadro normativo, che dovrà essere recepito negli Stati UE, riguardo alla repressione dei crimini informatici.
La legislazione degli Stati membri dovrà punire penalmente non solo in caso di danneggiamento grave del sistema, ma anche nel caso di accesso intenzionale non autorizzato ad un sistema informatico.
Tuttavia nella determinazione della pena per un crimine informatico si dovrà tener conto non solo della gravità degli effetti, ma anche della genesi di queste azioni. Ad esempio un’azione realizzata da un'organizzazione criminale non viene considerata alla stregua di un’azione isolata realizzata da un giovane hacker.
Chi realizza e distribuisce virus informatici rischia da due a cinque anni di carcere nel caso faccia parte di un'organizzazione criminale. In caso si tratti invece di una azione isolata, in base alla gravità del danno arrecato, la pena varia tra 1 e 3 anni di carcere.
Anche nel caso di introduzione illegale in un sistema informatico la pena può giungere fino a cinque anni di carcere.
Il quadro legislativo delineato dal consiglio dei ministri europei della Giustizia dovrà essere recepito entro il 31 dicembre del 2004.
La legislazione degli Stati membri dovrà punire penalmente non solo in caso di danneggiamento grave del sistema, ma anche nel caso di accesso intenzionale non autorizzato ad un sistema informatico.
Tuttavia nella determinazione della pena per un crimine informatico si dovrà tener conto non solo della gravità degli effetti, ma anche della genesi di queste azioni. Ad esempio un’azione realizzata da un'organizzazione criminale non viene considerata alla stregua di un’azione isolata realizzata da un giovane hacker.
Chi realizza e distribuisce virus informatici rischia da due a cinque anni di carcere nel caso faccia parte di un'organizzazione criminale. In caso si tratti invece di una azione isolata, in base alla gravità del danno arrecato, la pena varia tra 1 e 3 anni di carcere.
Anche nel caso di introduzione illegale in un sistema informatico la pena può giungere fino a cinque anni di carcere.
Il quadro legislativo delineato dal consiglio dei ministri europei della Giustizia dovrà essere recepito entro il 31 dicembre del 2004.
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