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Codice sorgente e sicurezza
La scorsa settimana Microsoft ha presentato Government Security Program (GSP), un'iniziativa a livello mondiale per consentire a governi nazionali e organizzazioni internazionali l'accesso al codice sorgente e alle informazioni tecniche di Windows.
Al programma GSP hanno preso parte già la Russia e la NATO e più di 20 i governi ne stanno valutando l’adozione. Sarà a discrezione di ogni governo decidere se rendere pubblica la propria partecipazione al programma.
‘’In questo modo – si legge in una nota della società di Bill Gates.– i governi nazionali e organismi internazionali potranno fronteggiare le minacce alla sicurezza dei propri sistemi informativi che coinvolgono ambiti critici come la difesa nazionale e la protezione dei dati dei cittadini. […]
Il programma Government Security, completamente gratuito, offre al personale governativo la possibilità di consultare il codice sorgente di Windows e di collaborare con Microsoft per migliorare e potenziare le funzionalità di sicurezza della piattaforma Windows e di realizzare gli obiettivi individuati dagli stessi governi.
Oltre all'accesso al codice sorgente, l'iniziativa GSP fornisce le informazioni tecniche ed architetturali relative alla piattaforma Windows per consentire di migliorare la capacità di sviluppare e implementare infrastrutture IT sicure.’’
In Italia il ministro per l’Innovazione, Lucio Stanca, in un commento al TG de La7, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa della Microsoft di mettere a disposizione dei Governi il software sorgente; una decisione ‘’ importante soprattutto per la sicurezza e la protezione dei dati ed in particolare delle banche dati".
Una iniziativa che permette ai Governi di ‘’lavorare in termini più efficaci nello sviluppare programmi che aumentino la sicurezza dei sistemi informativi. In questo senso Microsoft sta lavorando con un'ottantina di istituzioni pubbliche e Governi mondiali, compreso quello italiano che sta già operando in questa direzione".
Il ministro ha poi sottolineato l’importanza della protezione sia delle banche dati, quali ad esempio l'anagrafe tributaria, quella dell'Inps, il catasto e quelle regionali e locali che va protetto da vari rischi.
Protezione che non punta solo all’integrità dei dati, ma anche alla prevenzione da accessi non autorizzati.
L’intervento di Stanca ha affrontato anche il tema dell’open source, ossia l'alternativa allo standard proposto dalla Microsoft, come quello rappresentato da Linux. ‘’Anche in questo campo – ha affermato il ministro - il Governo italiano è impegnato nell'utilizzare entrambi questi standard e per questo abbiamo costituito una Commissione di studio per approfondire le opportunità e le implicazioni dei sistemi aperti. L'intento non è quello di dettare regole né di forzare il mercato, ma di aiutare chi deve prendere decisioni ad avere tutti gli elementi per assumere le migliori soluzioni possibili".
Al programma GSP hanno preso parte già la Russia e la NATO e più di 20 i governi ne stanno valutando l’adozione. Sarà a discrezione di ogni governo decidere se rendere pubblica la propria partecipazione al programma.
‘’In questo modo – si legge in una nota della società di Bill Gates.– i governi nazionali e organismi internazionali potranno fronteggiare le minacce alla sicurezza dei propri sistemi informativi che coinvolgono ambiti critici come la difesa nazionale e la protezione dei dati dei cittadini. […]
Il programma Government Security, completamente gratuito, offre al personale governativo la possibilità di consultare il codice sorgente di Windows e di collaborare con Microsoft per migliorare e potenziare le funzionalità di sicurezza della piattaforma Windows e di realizzare gli obiettivi individuati dagli stessi governi.
Oltre all'accesso al codice sorgente, l'iniziativa GSP fornisce le informazioni tecniche ed architetturali relative alla piattaforma Windows per consentire di migliorare la capacità di sviluppare e implementare infrastrutture IT sicure.’’
In Italia il ministro per l’Innovazione, Lucio Stanca, in un commento al TG de La7, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa della Microsoft di mettere a disposizione dei Governi il software sorgente; una decisione ‘’ importante soprattutto per la sicurezza e la protezione dei dati ed in particolare delle banche dati".
Una iniziativa che permette ai Governi di ‘’lavorare in termini più efficaci nello sviluppare programmi che aumentino la sicurezza dei sistemi informativi. In questo senso Microsoft sta lavorando con un'ottantina di istituzioni pubbliche e Governi mondiali, compreso quello italiano che sta già operando in questa direzione".
Il ministro ha poi sottolineato l’importanza della protezione sia delle banche dati, quali ad esempio l'anagrafe tributaria, quella dell'Inps, il catasto e quelle regionali e locali che va protetto da vari rischi.
Protezione che non punta solo all’integrità dei dati, ma anche alla prevenzione da accessi non autorizzati.
L’intervento di Stanca ha affrontato anche il tema dell’open source, ossia l'alternativa allo standard proposto dalla Microsoft, come quello rappresentato da Linux. ‘’Anche in questo campo – ha affermato il ministro - il Governo italiano è impegnato nell'utilizzare entrambi questi standard e per questo abbiamo costituito una Commissione di studio per approfondire le opportunità e le implicazioni dei sistemi aperti. L'intento non è quello di dettare regole né di forzare il mercato, ma di aiutare chi deve prendere decisioni ad avere tutti gli elementi per assumere le migliori soluzioni possibili".
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