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Attenzione alle connessioni Internet "pirata"

Nei giorni scorsi abbiamo avuto occasione di affrontare, dalle pagine del nostro quotidiano, il problema dei dialer, cioè dei programmi inseriti nelle pagine di siti web (solitamente quelli che permettono di scaricare suonerie o file musicali) dirottano la connessione telefonica verso numeri a 3 euro al minuto.

Su tali programmi sta indagando la Guardia di Finanza di Milano, che sta valutando l'operato di alcune società informatiche del Centro Italia.

In una intervista riportata dal Quotidiano Eco di Bergamo, il capitano Mario Piccinni della Compagnia Pronto impiego della Guardia di finanza di Milano, denuncia la truffa che sta dilagando tra gli utenti Internet.
Il meccanismo del raggiro è molto semplice: mentre state visitando un sito un messaggio vi appare sullo schermo proponendovi di scaricare una nuova suoneria, un file musicale o delle foto: se confermate, un nuovo messaggio vi chiede di installare sul vostro computer un programma gratuito per consentire l'operazione di scarico.
Se si acconsente, un piccolo programma si scarica sul computer e, senza chiedere altre autorizzazioni, scollega il computer dalla rete telefonica e ricollega componendo un nuovo numero, che con buona probabilità inizia per 709, con un costo spesso non indicato ma che facilmente può arrivare a 3 euro al minuto.

Da quel momento, ogni volta che ci si collega ad internet, il computer continuerà ad utilizzare il costoso numero a pagamento.

Valgono sempre le buone regole di leggere sempre bene gli avvisi che compaiono sullo schermo prima di autorizzare operazioni. Se avete dei dubbi meglio rinunciare a una suoneria che risulterà carissima!
Controllate anche attentamente che il numero indicato nelle proprietà del vostro modem corrisponda effettivamente al numero che avete scelto per il collegamento telefonico.
Utili consigli possono essere letti nella sezione informatica del sito della Polizia di Stato.

Contro queste truffe la Guardia di Finanza fatica a rintracciare i responsabili nei meandri della rete: "le società nascono e muoiono da un giorno all'altro, facendo il gioco delle scatole cinesi. I server sono tutti stranieri".

Per chi invece è già caduto nella trappola si può presentare denuncia, ad esempio con il modulo predisposto dalla Polizia postale e delle Comunicazioni con sede a Napoli presso l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (una facile guida è pubblicata nel sito del giornalista Oliviero Bea.
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