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Attenzione ai siti ''clonati'' e al ''cyber-pizzo''!
Due nuovi fenomeni si affacciano sulla rete. Oltre ai virus, agli attacchi Ddos che bloccano i server per eccesso di richieste, al furto di informazioni, ora gli utenti e le aziende che offrono sevizi on-line dovranno guardarsi anche da ''siti clonati'' e dal ''cyber-pizzo''.
Si sono verificati casi di grosse aziende i cui siti sono ''clonati''; quando l'utente digita l'indirizzo viene in realta' deviato su pagine web simili per grafica all'originale, ma con contenuti modificati.
Per fare questo i pirati informatici hanno sfruttato un baco presente sulla vecchia versione del piu' diffuso software installato sui Dns (Domain name Server), server che ''traduce'' l'indirizzo Internet digitato dall'utente (Url) nel codice numerico che consente di arrivare a destinazione.
Questo tipo di attacchi non solo crea danno all'azienda colpita, ma anche agli utenti del sito che potrebbero incorrere in truffe.
Un altro nuovo crimine online e' quello del ''cyber-pizzo''; i pirati informatici in questo caso bloccano siti di attivita' commerciali e li mantengono non funzionanti finche' l'azienda non paga un ''riscatto''.
Gli estorsori inviano, nella maggior parte dei casi, la richiesta di riscatto via e-mail.
Si tratta di un fenomeno nuovo, che si verifica da una ventina di giorni.
Per ora non e' possibile stabilirne le proporzioni, anche perche' le aziende che vengono colpite difficilmente denunciano l'accaduto.
Si sono verificati casi di grosse aziende i cui siti sono ''clonati''; quando l'utente digita l'indirizzo viene in realta' deviato su pagine web simili per grafica all'originale, ma con contenuti modificati.
Per fare questo i pirati informatici hanno sfruttato un baco presente sulla vecchia versione del piu' diffuso software installato sui Dns (Domain name Server), server che ''traduce'' l'indirizzo Internet digitato dall'utente (Url) nel codice numerico che consente di arrivare a destinazione.
Questo tipo di attacchi non solo crea danno all'azienda colpita, ma anche agli utenti del sito che potrebbero incorrere in truffe.
Un altro nuovo crimine online e' quello del ''cyber-pizzo''; i pirati informatici in questo caso bloccano siti di attivita' commerciali e li mantengono non funzionanti finche' l'azienda non paga un ''riscatto''.
Gli estorsori inviano, nella maggior parte dei casi, la richiesta di riscatto via e-mail.
Si tratta di un fenomeno nuovo, che si verifica da una ventina di giorni.
Per ora non e' possibile stabilirne le proporzioni, anche perche' le aziende che vengono colpite difficilmente denunciano l'accaduto.
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