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A Torino pochi software piratati?

Sta proseguendo in tutta Italia la campagna di Microsoft contro la pirateria del software. Nel dicembre scorso sono stati presentati i risultati dei controlli nei punti vendita di alcune citta' italiane, per individurare i rivenditori che offrono ai propri clienti software copiati illegalmente (si veda PuntoSicuro n. 459).

''Riceviamo spesso segnalazioni su rivenditori scorretti che offrono ai propri clienti software illegalmente copiato e preinstallato sui PC, spacciandolo come uno ''sconto'' sul prezzo dell'hardware'', dichiara Massimo Mazza, Responsabile Marketing Antipirateria di Microsoft Italia. ''Questa pratica, tecnicamente definita hard disk loading (HDL), ha nel nostro Paese una vasta diffusione e provoca danni non solo all'acquirente, che di fatto si trova ad utilizzare, spesso inconsapevolmente, software illegale, ma anche ai rivenditori onesti, che finiscono per lavorare in un contesto di evidente concorrenza sleale''.

Nei giorni scorsi Microsoft Italia ha presentato i dati relativi alle visite svolte dai ''mistery shopper'' nella zona del Piemonte. I ''mistery shopper'', fingendosi acquirenti, verificano la correttezza delle pratiche commerciali dei rivenditori di prodotti informatici.
I dati rilevati a Torino mostrano tassi di comportamenti illegali al di sotto della media nazionale relativa a questo tipo di verifiche: su 26 punti vendita visitati solo 3 hanno praticato HDL, il tasso di offerte illegali riscontrato e' pertanto dell'11,53%.
In una precedente indagine svolta nel capoluogo piemontese nel 1997, la percentuale dei punti vendita che avevano proceduto ad offrire software privo di licenza era pari al 13,8% (8 su 58 negozi visitati).

Leggermente più alti i riscontri nelle altre città piemontesi visitate nel corso dell'ultimo anno: si va da un 20% di ''pirateria HDL'' ad Alessandria (25 i punti vendita visitati), al 24,13% di Novara (7 i punti vendita 'pirata' su 29 visitati), fino al 28,57% di Biella (6 punti vendita su 21 visitati), la città del gruppo con il valore più elevato.

Tuttavia si tratta di percentuali inferiori a quelle rilevate in altre citta' italiane, quali Brescia, Verona e Reggio Emilia dove i tassi di offerte HDL sono stati rispettivamente del 58%, 43%, 35%.
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