4000 banche sono finalmente al sicuro: la nuova norma sulle firme digitali
Le firme digitali oggi rappresentano una componente sempre più diffusa nello scenario informatico, nonostante da più parti siano state in passato avanzate delle perplessità sulle normative applicabili a queste critiche attività.
ETSI - European telecommunication standard institute - ha finalmente pubblicato, il 17 marzo 2021, la norma ETSI TS 119 182-1, disponibile in allegato, che stabilisce le regole di sviluppo ed applicazione delle firme digitali, supportate da algoritmi a chiave pubblica, che autenticano l’origine delle transazioni, la legittimità di chi ha dato origine alla transazione e proteggono l’accesso a dati sensibili.
Questo standard rappresenta uno straordinario balzo in avanti nel garantire la interoperabilità delle firme digitali in un gran numero di applicazioni quotidiane, soprattutto nel mondo bancario e finanziario, laddove le banche utilizzano vari tipi di algoritmi per garantire la sicurezza delle transazioni on-line.
Questa norma afferente alle firme digitali è basata sulla firma Web chiamata JSON, acronimo per JavaScript Object Notation, che è divenuto nel corso degli anni un popolare formato per lo scambio dei dati in applicazioni client-server. Essa recepisce le indicazioni già illustrate in altre normative, anch’esse di produzione ETSI, che si applicano a vari formati dei dati, come ad esempio formati PDF. La norma è stata sviluppata con il contributo di un gran numero di specialisti, sia provenienti dal settore bancario, sia dal settore informatico vero e proprio.
Questa norma può essere applicata a qualsiasi transazione tra un soggetto fisico ed un’azienda, oppure fra due aziende, oppure tra un soggetto fisico ed un ente governativo; essa si applica a qualsiasi tipo di comunicazione elettronica.
Le caratteristiche tecniche della norma possono pertanto essere utilizzate sia nel campo della tecnologia delle firme digitali, basate sulla architettura a chiave pubblica, sia in contesti commerciali di tipo generico.
In particolare, il settore del commercio elettronico, che negli ultimi tempi ha registrato un aumento esponenziale delle transazioni, rappresenta un’area applicativa di particolare interesse, in quanto il livello di garanzia offerto da questa architettura supera di parecchio ogni altra architettura ad oggi disponibile.
Poiché un aspetto essenziale del commercio elettronico è la garanzia incrociata fra le controparti, con la relativa impossibilità di alterazione dello scambio dei messaggi, l’applicazione di questa norma era attesa da tempo.
Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta questo ente, con sede a Sophia Antipolis, in Francia, che svolge una preziosa attività normativa nel settore delle telecomunicazioni, ma che spesso non è sufficientemente stimato ed apprezzato. Chi scrive ha avuto occasione di interagire con questo ente, con piena soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti.
Da oggi in avanti, finalmente le firme digitali sono davvero sicure!
Vedi allegato (pdf)
Adalberto Biasiotti
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