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VACCINI, SCREENING E FUMO: QUALE LA SALUTE DEGLI ITALIANI?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

10/10/2005

Presentati i primi risultati dello studio dei progressi compiuti dalle Asl per la salute degli italiani. Diminuisce il vizio del fumo e migliora lo screening per alcuni tumori.

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Sono stati presentati i primi risultati di PASSI, lo studio dei progressi compiuti dalle Asl per la salute degli italiani, coordinato dall’ISS Istituto Superiore di Sanità.


In media solo il 28% delle persone, tra i 18 e i 65 anni, con almeno una condizione a rischio per le complicanze dell’influenza (diabete, tumore, malattie cardiovascolari) si è vaccinata lo scorso anno. Molto più alta la percentuale relativa allo screening “femminile” per la prevenzione dei tumori: infatti, quasi l’80% delle donne tra 50 e 69 anni ha eseguito almeno un pap test nella vita, ma solo due donne su tre l’hanno eseguito almeno ogni tre anni come raccomandato. Il 79% ha effettuato almeno una mammografia, ma una proporzione minore l’ha eseguita a intervalli di due anni. Appena il 13% degli ultracinquantenni, invece, ha eseguito un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, una sigmoidoscopia o una colonscopia a scopo preventivo.

Infine, a quasi un anno dall’entrata in vigore della nuova normativa, sembrano iniziare a cambiare le abitudini degli italiani con il vizio del fumo: il 38% dichiara di aver diminuito il numero di sigarette fumate ogni giorno. E di questi, circa uno su tre ha provato a smettere definitivamente.


Sono questi alcuni dei primi risultati di PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), studio pilota a cui hanno aderito 123 aziende sanitarie locali, tra le 196 presenti sul territorio nazionale, coordinato dal gruppo PROFEA (Programma di Formazione in Epidemiologia Applicata, master della durata di due anni nato dalla collaborazione tra l’Istituto Superiore di Sanità e l’Università Tor Vergata di Roma) del CNESPS (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità) e presentato oggi all’ISS nel corso del workshop “PASSI: Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia.


Le proporzioni riportate però variano molto tra diverse ASL anche di una stessa regione con la possibilità di individuare situazioni di migliore efficacia a parità di contesto.


Vaccinazioni, screening e fumo sono alcuni degli ambiti principali analizzati da PASSI, ma non i soli. Obiettivo dello studio, infatti, è sperimentare una sorveglianza a 360 gradi sullo stato di salute della popolazione italiana, attraverso un monitoraggio anche dell’attività fisica, dell’alimentazione, del consumo di alcol, della sicurezza stradale, di ipertensione e ipercolesterolema, insomma delle abitudini, degli stili di vita degli italiani e dei programmi di intervento che il Paese sta realizzando per modificare i comportamenti a rischio.


Tutte le informazioni sul progetto PASSI sono disponibili sul sito del Centro Nazionale di Epidemiologia

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