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Truffe alle assicurazioni: un fenomeno italiano radicato
Un miliardo di euro in quattro anni: a tanto ammontano le truffe ai danni delle compagnie assicurative in Italia.“Un fenomeno tipicamente italiano che non risente di crisi”.
Lo afferma l’Eurispes che ha realizzato una indagine sul tema.
Le truffe, e non solo nel campo della responsabilità civile auto, sono ormai considerate un fenomeno criminale di amplissima portata.
Nel 2000 si è verificata una diminuzione del numero dei sinistri legati a fenomeni criminosi a danno delle imprese assicuratrici. Infatti, i sinistri connessi a reati sono stati 138.992 (-13,24% rispetto al 1999) in controtendenza rispetto al quasi +3% rilevato nel 1999.
Conseguentemente, l’incidenza percentuale del numero dei sinistri ricollegabili a reati a danno delle imprese sul numero totale dei sinistri del ramo, ha registrato un leggera riduzione, passando dal 3,16% del 1999 al 3% del 2000.
Benché il numero dei sinistri connessi a reati sia diminuito, rispetto al 1999, assistiamo comunque ad un aumento dei relativi importi liquidati (305 milioni di euro, +14,66 rispetto ai 266 del 1999). Nell’arco di soli 4 anni è stato liquidato in totale più di 1 miliardo di euro per sinistri risultati poi connessi a frodi a danno delle imprese assicuratrici.
Il fenomeno dei sinistri connessi a eventi criminosi si è manifestato soprattutto nelle regioni meridionali, dove si concentrano anche gran parte delle somme liquidate.
Dall’analisi dei dati su base provinciale emerge che la presenza dei sinistri ricollegabili a fenomeni criminosi ha assunto caratteri particolarmente marcati in alcune province, tra cui quelle di Napoli, di Caserta, di Foggia, di Messina, di Salerno e di Bari.
Tra le regioni, in cui il fenomeno dei sinistri riconducibili a reati a danno delle imprese di assicurazione ha assunto caratteri particolarmente marcati, si segnalano Lombardia, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia.
Lo afferma l’Eurispes che ha realizzato una indagine sul tema.
Le truffe, e non solo nel campo della responsabilità civile auto, sono ormai considerate un fenomeno criminale di amplissima portata.
Nel 2000 si è verificata una diminuzione del numero dei sinistri legati a fenomeni criminosi a danno delle imprese assicuratrici. Infatti, i sinistri connessi a reati sono stati 138.992 (-13,24% rispetto al 1999) in controtendenza rispetto al quasi +3% rilevato nel 1999.
Conseguentemente, l’incidenza percentuale del numero dei sinistri ricollegabili a reati a danno delle imprese sul numero totale dei sinistri del ramo, ha registrato un leggera riduzione, passando dal 3,16% del 1999 al 3% del 2000.
Benché il numero dei sinistri connessi a reati sia diminuito, rispetto al 1999, assistiamo comunque ad un aumento dei relativi importi liquidati (305 milioni di euro, +14,66 rispetto ai 266 del 1999). Nell’arco di soli 4 anni è stato liquidato in totale più di 1 miliardo di euro per sinistri risultati poi connessi a frodi a danno delle imprese assicuratrici.
Il fenomeno dei sinistri connessi a eventi criminosi si è manifestato soprattutto nelle regioni meridionali, dove si concentrano anche gran parte delle somme liquidate.
Dall’analisi dei dati su base provinciale emerge che la presenza dei sinistri ricollegabili a fenomeni criminosi ha assunto caratteri particolarmente marcati in alcune province, tra cui quelle di Napoli, di Caserta, di Foggia, di Messina, di Salerno e di Bari.
Tra le regioni, in cui il fenomeno dei sinistri riconducibili a reati a danno delle imprese di assicurazione ha assunto caratteri particolarmente marcati, si segnalano Lombardia, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia.
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