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Truffa senza fili
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Sono circa tremila i titolari di bancomat e carte di credito vittime della "banda del bluetooth", un’organizzazione criminale composta da immigrati romeni individuata dalla Polizia postale di Imperia.
Per acquisire i dati delle carte, al fine di clonarle, la banda utilizzava la tecnologia Bluetooth, un protocollo di comunicazione che consente di collegare tra loro senza fili apparecchiature digitali.
La tecnica utilizzata era la seguente: la banda, forzando porte e finestre, accedeva di notte in strutture commerciali, preferibilmente distributori di benzina e supermercati, cercando di non lasciare traccia per non insospettire gli esercenti. Quindi installava un microchip all'interno del Pos.
All'apertura dei negozi, la banda restava in auto, a poca distanza dall’esercizio commerciale, con il pc portatile collegato attraverso Bluetooth alla trasmittente da loro inserita.
I dati delle carte che effettuavano il pagamento con il Pos venivano così immediatamente acquisiti dal computer dei criminali e successivamente riportati su le schede magnetiche vergini.
Tracce di acquisti e prelevamento di denaro con carte clonate sono state trovate, oltre che in Italia, anche in Francia, Spagna e Romania.
Per acquisire i dati delle carte, al fine di clonarle, la banda utilizzava la tecnologia Bluetooth, un protocollo di comunicazione che consente di collegare tra loro senza fili apparecchiature digitali.
La tecnica utilizzata era la seguente: la banda, forzando porte e finestre, accedeva di notte in strutture commerciali, preferibilmente distributori di benzina e supermercati, cercando di non lasciare traccia per non insospettire gli esercenti. Quindi installava un microchip all'interno del Pos.
All'apertura dei negozi, la banda restava in auto, a poca distanza dall’esercizio commerciale, con il pc portatile collegato attraverso Bluetooth alla trasmittente da loro inserita.
I dati delle carte che effettuavano il pagamento con il Pos venivano così immediatamente acquisiti dal computer dei criminali e successivamente riportati su le schede magnetiche vergini.
Tracce di acquisti e prelevamento di denaro con carte clonate sono state trovate, oltre che in Italia, anche in Francia, Spagna e Romania.
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