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Truffa scoperta via internet

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

24/01/2003

Le indagini sono iniziate da una segnalazione giunta dall’Argentina all’Italia via e-mail. Vittime della truffa pensionati italiani all'estero, Ministero dell'Economia e dell'Inps.

Grazie ad una segnalazione giunta via e-mail dall’Argentina indirizzata al portale nazionale del Cittadino, le autorità italiane sono state in grado di sventare una maxi truffa ai danni di pensionati italiani all'estero, Ministero dell'Economia e dell'Inps.

Il ministro dell’Innovazione Lucio Stanca, che ha istituito il www.italia.gov.it, ha commentato che "questa operazione di intelligence telematica è la prova di come un'efficiente rete informatica pubblica può non solo essere costantemente al servizio del cittadino, ovunque esso sia, ma soprattutto può fornire utili elementi conoscitivi on line per illuminare le molte zone buie che la mancanza di trasparenza e informazione a volte può creare nel complesso mondo della burocrazia".

Tutto è cominciato con una e-mail al servizio "Scrivimi" del portale, che risponde a tutte le questioni riguardanti la Pubblica Amministrazione, offrendo servizi e informazioni on line.

Il messaggio era inviato da J.F., una italiana in Argentina,la quale rendeva noto che, con una lettera, il "Ministero del Tesoro e della Guera" di Roma le comunicava che aveva diritto alla pensione di guerra per il nonno, militare nel conflitto mondiale del 1915/18 e poi emigrato in Argentina. Simili lettere erano già giunte a molti altri italiani del paese Sudamericano.

Dall'istruttoria aperta dal Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie è emerso che le missive erano false, scritte in un italiano improbabile, partite da Fiumicino e recavano il logo contraffatto del "Ministero del Tesoro e della Guera" o dell'Inps.

Il portale www.italia.gov.it, dopo alcune verifiche incrociate con gli organismi competenti, ha così scoperto che uno studio legale di Buenos Aires, la cui titolare conduce due rubriche radiofoniche di successo, in cambio di 150 pesos per ogni pratica aveva promesso ai nostri connazionali emigrati di seguire in Italia le pratiche di pensione, di guerra o di anzianità, al di là delle verifiche sui requisiti necessari.

Il Ministero dell'Economia e l'Inps, intanto, hanno già presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma ed all'autorità giudiziaria di Buenos Aires.
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