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Traffico stradale piu’...silenzioso
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E' stato approvato nei giorni scorsi in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il regolamento del Ministero dell'Ambiente che disciplina l'inquinamento acustico da traffico stradale, stabilisce l'ampiezza delle zone di "attenzione acustica" dove applicare i limiti e fissa i decibel permessi in tutte le infrastrutture stradali, sia quelle di nuova costruzione che quelle già esistenti.
Il provvedimento era previsto dalla legge quadro sull'inquinamento acustico ed è stato emanato dopo analoghi provvedimenti che hanno regolato l'inquinamento acustico degli aerei, del traffico ferroviario e delle attività motoristiche.
Per le autostrade e le strade extraurbane principali di nuova realizzazione la fascia entro cui rispettare i limiti di inquinamento acustico è stata stabilita in 250 metri, mentre per le strade urbane di scorrimento in 100 metri. All'interno di queste fasce i valori limite per scuole, ospedali, case di cura e di riposo sono fissati in 50 decibel di giorno e 40 di notte (per le scuole vale sempre il solo limite diurno) e in 65 decibel di giorno e 55 di notte per gli altri edifici.
Per autostrade e strade extraurbane principali e secondarie a carreggiata separata già esistenti la fascia di attenzione acustica è stata suddivisa in due zone, la prima più vicina all'infrastruttura di 100 metri e la seconda più distante di 150 metri (per le strade extraurbane secondarie non a carreggiata separata le fasce sono di 100 e 50 metri rispettivamente). All'interno della prima fascia i valori sono di 70 decibel di giorno e 60 di notte e all'interno della seconda di 65 decibel di giorno e 55 di notte. Per scuole, ospedali, case di cura e di riposo i limiti invece sono uguali in tutte e due le fasce: 50 decibel di giorno e 40 di notte.
Stessi limiti di rumore anche per le strade urbane di scorrimento per le quali però la fascia di pertinenza acustica è ampia 100 metri. Per le strade cittadine infine spetterà ai Comuni stabilire i limiti in base alla zonizzazione acustica da loro fatta e il limite di rumore dovrà essere applicato in una fascia di 30 metri.
Gli interventi di risanamento acustico dovranno essere attuati in base a linee guida predisposte dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con i Ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e della Salute. Linee guida dei ministeri indicheranno le modalità di monitoraggio dell’inquinamento acustico.
Le misure antirumore dovranno essere attuate in via prioritaria per scuole, ospedali, case di cura e di riposo.
Misure anti-rumore dovranno essere rispettate da auto, bus e Tir. Questi mezzi dovranno superare un "esame acustico", dovranno infatti essere sottoposti a verifiche per accertare che il rumore emesso sia conforme alla certificazione di omologazione ai fini acustici.
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E' stato approvato nei giorni scorsi in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il regolamento del Ministero dell'Ambiente che disciplina l'inquinamento acustico da traffico stradale, stabilisce l'ampiezza delle zone di "attenzione acustica" dove applicare i limiti e fissa i decibel permessi in tutte le infrastrutture stradali, sia quelle di nuova costruzione che quelle già esistenti.
Il provvedimento era previsto dalla legge quadro sull'inquinamento acustico ed è stato emanato dopo analoghi provvedimenti che hanno regolato l'inquinamento acustico degli aerei, del traffico ferroviario e delle attività motoristiche.
Per le autostrade e le strade extraurbane principali di nuova realizzazione la fascia entro cui rispettare i limiti di inquinamento acustico è stata stabilita in 250 metri, mentre per le strade urbane di scorrimento in 100 metri. All'interno di queste fasce i valori limite per scuole, ospedali, case di cura e di riposo sono fissati in 50 decibel di giorno e 40 di notte (per le scuole vale sempre il solo limite diurno) e in 65 decibel di giorno e 55 di notte per gli altri edifici.
Per autostrade e strade extraurbane principali e secondarie a carreggiata separata già esistenti la fascia di attenzione acustica è stata suddivisa in due zone, la prima più vicina all'infrastruttura di 100 metri e la seconda più distante di 150 metri (per le strade extraurbane secondarie non a carreggiata separata le fasce sono di 100 e 50 metri rispettivamente). All'interno della prima fascia i valori sono di 70 decibel di giorno e 60 di notte e all'interno della seconda di 65 decibel di giorno e 55 di notte. Per scuole, ospedali, case di cura e di riposo i limiti invece sono uguali in tutte e due le fasce: 50 decibel di giorno e 40 di notte.
Stessi limiti di rumore anche per le strade urbane di scorrimento per le quali però la fascia di pertinenza acustica è ampia 100 metri. Per le strade cittadine infine spetterà ai Comuni stabilire i limiti in base alla zonizzazione acustica da loro fatta e il limite di rumore dovrà essere applicato in una fascia di 30 metri.
Gli interventi di risanamento acustico dovranno essere attuati in base a linee guida predisposte dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con i Ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e della Salute. Linee guida dei ministeri indicheranno le modalità di monitoraggio dell’inquinamento acustico.
Le misure antirumore dovranno essere attuate in via prioritaria per scuole, ospedali, case di cura e di riposo.
Misure anti-rumore dovranno essere rispettate da auto, bus e Tir. Questi mezzi dovranno superare un "esame acustico", dovranno infatti essere sottoposti a verifiche per accertare che il rumore emesso sia conforme alla certificazione di omologazione ai fini acustici.
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