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Telefonini: etichetta si o etichetta no?
Continua il dibattito riguardo all'opportunita' di apporre sui telefonini un'etichetta indicante la SAR (radiazione specifica assorbita), iniziativa annunciata dalla 'Cellular Telecomunication Industry Association'.
In Italia il sottosegretario alle Comunicazioni, Vincenzo Vita, commentando il progetto, ha affermato che l'iniziativa e' interessante, ma che ''va incontro ad un'esigenza che non puo' essere semplicemente delegata alle aziende''.
L'obiettivo del gruppo di studio creato dalle aziende Nokia, Motorola ed Ericsson non e' solo di stabilire uno standard sulle radiazioni elettromagnetiche, ma anche quello di individuare un metodo universalmente accettato per misurare il tasso di assorbimento delle radiazioni stesse (SAR).
Ed e' proprio questo ultimo aspetto il piu' delicato. La scienza non ha infatti ancora stabilito quale sia il grado di pericolosita' delle radiazioni assorbite.
Le aziende temono che, una volta definito lo standard, i consumatori si orientino verso telefonini con Sar inferiore, benche' a livello medico non vi siano ancora certezze riguardo al grado di tollerabilita' delle radiazioni nel lungo periodo.
A tale riguardo un portavoce della Nokia ha infatti affermato: "Le emissioni non sono una minaccia per chi usa il cellulare e questo non dovrebbe costituire un fattore di valutazione all'atto dell'acquisto. Tutti i telefonini realizzati da Nokia, ad ogni modo, seguono scrupolosamente le indicazioni e gli standard di sicurezza nazionali e internazionali decisi dalle autorità sanitarie".
In Italia il sottosegretario alle Comunicazioni, Vincenzo Vita, commentando il progetto, ha affermato che l'iniziativa e' interessante, ma che ''va incontro ad un'esigenza che non puo' essere semplicemente delegata alle aziende''.
L'obiettivo del gruppo di studio creato dalle aziende Nokia, Motorola ed Ericsson non e' solo di stabilire uno standard sulle radiazioni elettromagnetiche, ma anche quello di individuare un metodo universalmente accettato per misurare il tasso di assorbimento delle radiazioni stesse (SAR).
Ed e' proprio questo ultimo aspetto il piu' delicato. La scienza non ha infatti ancora stabilito quale sia il grado di pericolosita' delle radiazioni assorbite.
Le aziende temono che, una volta definito lo standard, i consumatori si orientino verso telefonini con Sar inferiore, benche' a livello medico non vi siano ancora certezze riguardo al grado di tollerabilita' delle radiazioni nel lungo periodo.
A tale riguardo un portavoce della Nokia ha infatti affermato: "Le emissioni non sono una minaccia per chi usa il cellulare e questo non dovrebbe costituire un fattore di valutazione all'atto dell'acquisto. Tutti i telefonini realizzati da Nokia, ad ogni modo, seguono scrupolosamente le indicazioni e gli standard di sicurezza nazionali e internazionali decisi dalle autorità sanitarie".
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