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Telefoni cellulari pericolosi per i bambini?
Il telefonino è diventato un compagno inseparabile di molti bambini, fin dalla scuola elementare. Da molti genitori è ritenuto utile per sentirsi più “tranquilli”, in quanto possono rintracciare i figli in ognio momento.
Secondo quanto riportato da un periodico del CNR, un sondaggio svolto dall’Università di Trieste su un campione di 129 alunni di 4° e 5° elementare, ha mostrato che il 56% possiede un telefono cellulare e di questi solo il 32% lo spegne prima di andare a dormire.
Ma l’uso del cellulare può costituire un pericolo per la salute dei bambini?
Il dottor Fiorenzo Marinelli, della Sezione di Bologna dell’Istituto per i Trapianti d’Organo e l’Immunocitologia del CNR, intervenendo sul tema ha citato uno studio condotto dal professor Hyland dell’Università di Worwick, secondo cui “gli organismi in accrescimento (n.d.r. come i bambini, appunto ) sono più ricettivi alle influenze delle onde elettromagnetiche.”
I risultati di una ricerca del CNR condotta sulle cellule hanno evidenziato un effetto profondo delle onde elettromagnetiche sulla regolazione genica del ciclo cellulare; “in pratica vengono attivati o disattivati alcuni geni che regolano la proliferazione cellulare. Il risultato finale è che alcune cellule vengono stimolate ad autoeliminarsi, mentre quelle che sopravvivono sono spinte a proliferare. E' facile comprendere che, se queste ultime hanno accumulato danni, si avrà una proliferazione di cellule danneggiate”.
Discorso diverso è per il corpo umano.
Gli organismi più complessi della cellula, qual è il corpo umano, "hanno meccanismi di riparazione diversi, tuttavia si può ipotizzare che l’alterazione genetica dovuta ad onde elettromagnetiche possa favorire lo sviluppo di tumori, soprattutto nei bambini, lontani dall’equilibrio e il cui metabolismo veloce determina un’influenza più decisa delle radiazioni emanate dai telefonini".
Il prof. Marinelli consiglia pertanto di non fare utilizzare il telefono cellulare ai bambini al di sotto dei 14 anni. Anche per adolescenti ne è consigliato un utilizzo moderato.
I genitori, in ogni caso, dovrebbero educare i figli a farne buon uso, prima di tutto con il buon esempio...
Secondo quanto riportato da un periodico del CNR, un sondaggio svolto dall’Università di Trieste su un campione di 129 alunni di 4° e 5° elementare, ha mostrato che il 56% possiede un telefono cellulare e di questi solo il 32% lo spegne prima di andare a dormire.
Ma l’uso del cellulare può costituire un pericolo per la salute dei bambini?
Il dottor Fiorenzo Marinelli, della Sezione di Bologna dell’Istituto per i Trapianti d’Organo e l’Immunocitologia del CNR, intervenendo sul tema ha citato uno studio condotto dal professor Hyland dell’Università di Worwick, secondo cui “gli organismi in accrescimento (n.d.r. come i bambini, appunto ) sono più ricettivi alle influenze delle onde elettromagnetiche.”
I risultati di una ricerca del CNR condotta sulle cellule hanno evidenziato un effetto profondo delle onde elettromagnetiche sulla regolazione genica del ciclo cellulare; “in pratica vengono attivati o disattivati alcuni geni che regolano la proliferazione cellulare. Il risultato finale è che alcune cellule vengono stimolate ad autoeliminarsi, mentre quelle che sopravvivono sono spinte a proliferare. E' facile comprendere che, se queste ultime hanno accumulato danni, si avrà una proliferazione di cellule danneggiate”.
Discorso diverso è per il corpo umano.
Gli organismi più complessi della cellula, qual è il corpo umano, "hanno meccanismi di riparazione diversi, tuttavia si può ipotizzare che l’alterazione genetica dovuta ad onde elettromagnetiche possa favorire lo sviluppo di tumori, soprattutto nei bambini, lontani dall’equilibrio e il cui metabolismo veloce determina un’influenza più decisa delle radiazioni emanate dai telefonini".
Il prof. Marinelli consiglia pertanto di non fare utilizzare il telefono cellulare ai bambini al di sotto dei 14 anni. Anche per adolescenti ne è consigliato un utilizzo moderato.
I genitori, in ogni caso, dovrebbero educare i figli a farne buon uso, prima di tutto con il buon esempio...
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