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Sigarette bandite
Anticipando nei principi la legge nazionale contro il fumo, varata a gennaio e che entrerà in vigore tra 18 mesi, il Comune di Firenze ha approvato una delibera che impone il divieto di fumo in tutti gli uffici e le sedi dell'Amministrazione comunale.
Il provvedimento indente garantire una maggiore tutela rispetto ai rischi da fumo passivo per i dipendenti e per i cittadini.
" Ormai è accertato che il fumo passivo è dannoso per la salute- ha precisato l'assessore Cioni che ha illustrato la delibera. Anzi, recenti studi hanno provato che le concentrazione di polveri sottili in una stanza dove ci sono fumatori sono più alte di quelle registrate per la strada e per le quali dovrebbero scattare provvedimenti limitativi del traffico"
Il divieto riguarderà, quindi, sia gli uffici aperti al pubblico sia i locali chiusi ai cittadini, con le uniche eccezioni dei cosiddetti "locali di riposo", ovvero aree specificatamente adibite e in cui i dipendenti potranno recarsi per fumare.
"Con questa anticipazione di quanto previsto dalla recente legge nazionale - spiega l'assessore Tesi - e prendendo spunto dalla legge 584 del 1975, estendiamo il divieto di fumo anche nei locali non aperti al pubblico, adottando un unico regime sanzionatorio e quindi semplificando l'applicazione delle norme”.
Il divieto di fumo negli uffici di Firenze entrerà in vigore tra due mesi, nel frattempo sarà messa a punto l'organizzazione necessaria per l'applicazione della norma: ovvero individuare i "locali di riposo" (uno per dipartimento), nominare i dipendenti incaricati di elevare le sanzioni (100 euro), posizionare i cartelli di divieto di fumo.
L’Amministrazione comunale promuoverà inoltre una campagna adeguata di informazione tra i dipendenti del Comune. Prevista una multa anche per gli addetti che non sanzionano i fumatori indisciplinati: da 300 a 3.000 euro.
Ricordiamo che tutela della salute dai danni da fumo di sigaretta, in particolare la tutela dei minori, è tra gli obiettivi prioritari del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005.
Nell’ambito delle attività a tutela dei minori, il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha promosso un incontro con le Associazioni di categoria, il Ministero delle Attività produttive, il Ministero dell'Economia e Finanze - Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato, per vagliare le modalità per limitare l'accesso ai distributori automatici di sigarette da parte dei minori.
La vendita e la somministrazione del tabacco ai minori di anni 16, è di fatto già vietata in Italia dagli anni '30, limitazione questa oggi facilmente aggirabile attraverso l’uso di distributori automatici.
Dall’incontro promosso dal ministero sono emerse alcune possibili soluzioni come la definizione di orari di funzionamento dei distributori automatici e l'adozione di sistemi di verifica elettronica dell'età dell'acquirente.
Il provvedimento indente garantire una maggiore tutela rispetto ai rischi da fumo passivo per i dipendenti e per i cittadini.
" Ormai è accertato che il fumo passivo è dannoso per la salute- ha precisato l'assessore Cioni che ha illustrato la delibera. Anzi, recenti studi hanno provato che le concentrazione di polveri sottili in una stanza dove ci sono fumatori sono più alte di quelle registrate per la strada e per le quali dovrebbero scattare provvedimenti limitativi del traffico"
Il divieto riguarderà, quindi, sia gli uffici aperti al pubblico sia i locali chiusi ai cittadini, con le uniche eccezioni dei cosiddetti "locali di riposo", ovvero aree specificatamente adibite e in cui i dipendenti potranno recarsi per fumare.
"Con questa anticipazione di quanto previsto dalla recente legge nazionale - spiega l'assessore Tesi - e prendendo spunto dalla legge 584 del 1975, estendiamo il divieto di fumo anche nei locali non aperti al pubblico, adottando un unico regime sanzionatorio e quindi semplificando l'applicazione delle norme”.
Il divieto di fumo negli uffici di Firenze entrerà in vigore tra due mesi, nel frattempo sarà messa a punto l'organizzazione necessaria per l'applicazione della norma: ovvero individuare i "locali di riposo" (uno per dipartimento), nominare i dipendenti incaricati di elevare le sanzioni (100 euro), posizionare i cartelli di divieto di fumo.
L’Amministrazione comunale promuoverà inoltre una campagna adeguata di informazione tra i dipendenti del Comune. Prevista una multa anche per gli addetti che non sanzionano i fumatori indisciplinati: da 300 a 3.000 euro.
Ricordiamo che tutela della salute dai danni da fumo di sigaretta, in particolare la tutela dei minori, è tra gli obiettivi prioritari del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005.
Nell’ambito delle attività a tutela dei minori, il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha promosso un incontro con le Associazioni di categoria, il Ministero delle Attività produttive, il Ministero dell'Economia e Finanze - Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato, per vagliare le modalità per limitare l'accesso ai distributori automatici di sigarette da parte dei minori.
La vendita e la somministrazione del tabacco ai minori di anni 16, è di fatto già vietata in Italia dagli anni '30, limitazione questa oggi facilmente aggirabile attraverso l’uso di distributori automatici.
Dall’incontro promosso dal ministero sono emerse alcune possibili soluzioni come la definizione di orari di funzionamento dei distributori automatici e l'adozione di sistemi di verifica elettronica dell'età dell'acquirente.
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