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Prevenzione dell’alcolismo
In Italia 30 mila persone muoiono ogni anno a causa del consumo inadeguato di bevande alcoliche, i bevitori ad alto rischio superano i 4 milioni. Oltre agli evidenti costi umani, ciò procura un danno alla comunità stimato in circa 5,6 miliardi di euro. L’alcol è causa diretta di malattie, ma anche di danni rilevanti, aggiuntivi e evitabili dovuti ad incidenti stradali, domestici e sul lavoro
Per promuovere la prevenzione dei rischi e dei problemi legati al consumo di bevande alcoliche, la Società Italiana di Alcologia e l'Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento hanno organizzato in aprile , con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell'Istituto Superiore di Sanità, il Mese nazionale di prevenzione alcologica.
Purtroppo nel nostro Paese si riscontra poca consapevolezza della pericolosità e dei rischi che l’abuso di sostanze alcoliche rappresenta per la salute dei singoli e della collettività..
Particolare rilievo nelle iniziative promosse sul territorio viene dato ai fattori di rischio per la salute del singolo e della collettività derivanti dal rapporto tra:
-alcol e guida
-alcol e gravidanza
-alcol e assunzione di farmaci
-alcol e malattie acute o croniche
-alcol e giovani
-alcol e dipendenza da sostanze
-alcol e anziani.
Riguardo all'aspetto alcol-lavoro vale la pena ricordare che, secondo i dati presentati nell’ambito di un programma di prevenzione realizzato a Bressanone, un decimo dei lavoratori assume giornalmente alcol su posto di lavoro, il 25% degli incidenti sul lavoro sono riconducibili all’alcol e che gli alcolisti si assentano 2,5% volte in più rispetto agli altri lavoratori. Secondo stime internazionali, inoltre, almeno il 5% dei lavoratori è alcolista ed un ulteriore 5% è a rischio.
(Per un approfondimento si vedano le linee guida redatte nell’ambito del progetto).
Riguardo ai giovani, il recente studio "Il consumo di bevande alcoliche: generazioni a confronto", condotto dall’ Osservatorio sul Fumo Alcol e Droga (OSSFAD )dell’ Istituto Superiore di Sanità, rivela che negli ultimi anni i ragazzi che bevono alcolici sono aumentati del 50% e le ragazze, tra i 14 e i 17 anni, addirittura del 104%; in entrambi i casi prediligono bere prevalentemente fuori pasto vino, amari e, soprattutto, birra.
Gli organizzatori del mese di prevenzione hanno reso disponibile on line un breve opuscolo, scaricabile on line, contenente utili raccomandazioni e riferimenti ai quali rivolgersi in caso di bisogno.
Per promuovere la prevenzione dei rischi e dei problemi legati al consumo di bevande alcoliche, la Società Italiana di Alcologia e l'Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento hanno organizzato in aprile , con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell'Istituto Superiore di Sanità, il Mese nazionale di prevenzione alcologica.
Purtroppo nel nostro Paese si riscontra poca consapevolezza della pericolosità e dei rischi che l’abuso di sostanze alcoliche rappresenta per la salute dei singoli e della collettività..
Particolare rilievo nelle iniziative promosse sul territorio viene dato ai fattori di rischio per la salute del singolo e della collettività derivanti dal rapporto tra:
-alcol e guida
-alcol e gravidanza
-alcol e assunzione di farmaci
-alcol e malattie acute o croniche
-alcol e giovani
-alcol e dipendenza da sostanze
-alcol e anziani.
Riguardo all'aspetto alcol-lavoro vale la pena ricordare che, secondo i dati presentati nell’ambito di un programma di prevenzione realizzato a Bressanone, un decimo dei lavoratori assume giornalmente alcol su posto di lavoro, il 25% degli incidenti sul lavoro sono riconducibili all’alcol e che gli alcolisti si assentano 2,5% volte in più rispetto agli altri lavoratori. Secondo stime internazionali, inoltre, almeno il 5% dei lavoratori è alcolista ed un ulteriore 5% è a rischio.
(Per un approfondimento si vedano le linee guida redatte nell’ambito del progetto).
Riguardo ai giovani, il recente studio "Il consumo di bevande alcoliche: generazioni a confronto", condotto dall’ Osservatorio sul Fumo Alcol e Droga (OSSFAD )dell’ Istituto Superiore di Sanità, rivela che negli ultimi anni i ragazzi che bevono alcolici sono aumentati del 50% e le ragazze, tra i 14 e i 17 anni, addirittura del 104%; in entrambi i casi prediligono bere prevalentemente fuori pasto vino, amari e, soprattutto, birra.
Gli organizzatori del mese di prevenzione hanno reso disponibile on line un breve opuscolo, scaricabile on line, contenente utili raccomandazioni e riferimenti ai quali rivolgersi in caso di bisogno.
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