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Piu' sicurezza nell'utilizzo delle piante officinali?
Nell'ambito del progetto nazionale sulle "Terapie non Convenzionali", l'Istituto Superiore di Sanità ha avviato uno studio pilota delle reazioni avverse da prodotti a base di erbe officinali, allo scopo di individuare e togliere dal commercio eventuali prodotti pericolosi.
Molte persone prendono alla leggera l'utilizzo di rimedi officinali, senza considerare la possibilita' che questi possano interferire con altri farmaci e senza informare il medico curante.
Come spiegato nella presentazione dello studio ''I prodotti identificati come 'prodotti erboristici', 'fitoterapici' o più genericamente "prodotti a base di erbe officinali" contengono piante medicinali, loro derivati e costituenti chimici dotati di attività biologica.
In particolare, possono presentare una loro specifica attività farmaco-tossicologica e interagire con farmaci di sintesi, potenziandone o riducendone gli effetti previsti.''
Lo studio prevede che gli operatori sanitari segnalino, tramite una scheda messa a punto appositamente, qualunque reazione avversa (ad esempio interazioni con farmaci di sintesi, reazioni allergiche…). La scheda va inviata via fax al Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica dell'Istituto Superiore di Sanità (fax 06 49387155).
Gli erboristi della Unierbe, aderente alla Confesercenti, affermano che le piante officinali vendute in Italia sono sicure, tuttavia ritengono utile l'iniziativa, in quanto colleghi non adeguatamente preparati possono sottovalutare eventuali rischi derivanti da prescrizioni non accurate.
A tale proposito, sottolineano la necessità di una legge che stabilisca quali siano i titoli necessari per aprire questo tipo di attività e quali prodotti possano essere venduti.
Molte persone prendono alla leggera l'utilizzo di rimedi officinali, senza considerare la possibilita' che questi possano interferire con altri farmaci e senza informare il medico curante.
Come spiegato nella presentazione dello studio ''I prodotti identificati come 'prodotti erboristici', 'fitoterapici' o più genericamente "prodotti a base di erbe officinali" contengono piante medicinali, loro derivati e costituenti chimici dotati di attività biologica.
In particolare, possono presentare una loro specifica attività farmaco-tossicologica e interagire con farmaci di sintesi, potenziandone o riducendone gli effetti previsti.''
Lo studio prevede che gli operatori sanitari segnalino, tramite una scheda messa a punto appositamente, qualunque reazione avversa (ad esempio interazioni con farmaci di sintesi, reazioni allergiche…). La scheda va inviata via fax al Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica dell'Istituto Superiore di Sanità (fax 06 49387155).
Gli erboristi della Unierbe, aderente alla Confesercenti, affermano che le piante officinali vendute in Italia sono sicure, tuttavia ritengono utile l'iniziativa, in quanto colleghi non adeguatamente preparati possono sottovalutare eventuali rischi derivanti da prescrizioni non accurate.
A tale proposito, sottolineano la necessità di una legge che stabilisca quali siano i titoli necessari per aprire questo tipo di attività e quali prodotti possano essere venduti.
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