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Materiali per schermare i campi elettromagnetici...c'e' chi ci ha gia' pensato
In un articolo apparso sulla nostra rivista la scorsa settimana, avevamo riportato le dichiarazioni del Prof. Rubbia, presidente dell'Enea, che auspicava l'avvio di ricerche per sviluppare materiali in grado di schermare i campi elettromagnetici.
A tali affermazioni risponde con un comunicato stampa l'Istituto di medicina sperimentale del CNR, rendendo noto che in questo Istituto gia' da tempo si svolgono ricerche, per incarico di una azienda di Lumezzane (Brescia), che hanno portato ''allo sviluppo di una famiglia di prodotti quali tessuti, stuoie, tende, supporti per l'edilizia capaci di schermare con adeguata efficacia i campi elettromagnetici prodotti da emettitori di radiofrequenze''.
L'Istituto ha il compito di controllare la qualita' dei manufatti prodotti direttamente o su licenza dell'azienda bresciana.
Inoltre nel comunicato e' stata data notizia di ricerche in vari settori di applicazione di questo materiale sia in ambito della protezione individuale, sia in ambienti con inquinamento elettromagnetico superiore ai limiti imposti dalla legge.
Il comunicato e' stato diffuso dalla Direzione dell'Istituto di medicina sperimentale – CNR.
A tali affermazioni risponde con un comunicato stampa l'Istituto di medicina sperimentale del CNR, rendendo noto che in questo Istituto gia' da tempo si svolgono ricerche, per incarico di una azienda di Lumezzane (Brescia), che hanno portato ''allo sviluppo di una famiglia di prodotti quali tessuti, stuoie, tende, supporti per l'edilizia capaci di schermare con adeguata efficacia i campi elettromagnetici prodotti da emettitori di radiofrequenze''.
L'Istituto ha il compito di controllare la qualita' dei manufatti prodotti direttamente o su licenza dell'azienda bresciana.
Inoltre nel comunicato e' stata data notizia di ricerche in vari settori di applicazione di questo materiale sia in ambito della protezione individuale, sia in ambienti con inquinamento elettromagnetico superiore ai limiti imposti dalla legge.
Il comunicato e' stato diffuso dalla Direzione dell'Istituto di medicina sperimentale – CNR.
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