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Lo smog generato dal traffico automobilistico miete piu' vittime degli incidenti stradali.
Lo smog generato dal traffico automobilistico miete piu' vittime degli incidenti stradali. E' quanto emerge dall'analisi dei dati forniti da due ricerche condotte in quattro Paesi europei.
Le polveri che si formano sulle strade, generate non solo dagli scarichi, ma anche da minuscoli pezzetti di pneumatici e particelle di terreno, possono essere causa di attacchi d'asma, bronchiti croniche ed attacchi cardiaci.
La ricerca realizzata in Austria, Svizzera e Francia e pubblicata dal settimanale scientifico ''Lancet'', rivela che in questi Paesi a causa dell'inquinamento da traffico muoiono ogni anno circa 20mila persone. Un numero destinato a crescere, se si considera il notevole incremento registrato ogni anno dei casi di bronchite cronica, bronchite acuta e attacchi d'asma.
Uno studio, realizzato in otto citta' italiane dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' ha rilevato invece che circa 4000 morti sono attribuibili all'inquinamento da traffico.
Quali precauzioni e' possibile adottare per ridurre i rischi?
L'OMS, oltre all'invito ad utilizzare i mezzi pubblici in modo tale da ridurre le emissioni dei gas di scarico, consiglia di non accelerare a vuoto ai semafori e di non partire a razzo quando scatta il verde, in quanto cio' lascia sull'asfalto dei minuscoli pezzetti di pneumatico, che sono una delle componenti delle polveri dannose che respiriamo.
Roberto Bertollini, direttore del Centro europeo per l'ambiente e la salute dell'OMS a Roma, afferma inoltre che ''Tenere le finestre di casa chiuse non serve a molto. Le polveri si introducono facilmente anche dove ci sono i doppi vetri. E finiscono per concentrarsi nelle abitazioni dove manca il ricambio d'aria, rendendo l'ambiente interno ancora piu' inquinato di quello esterno''.
Le polveri che si formano sulle strade, generate non solo dagli scarichi, ma anche da minuscoli pezzetti di pneumatici e particelle di terreno, possono essere causa di attacchi d'asma, bronchiti croniche ed attacchi cardiaci.
La ricerca realizzata in Austria, Svizzera e Francia e pubblicata dal settimanale scientifico ''Lancet'', rivela che in questi Paesi a causa dell'inquinamento da traffico muoiono ogni anno circa 20mila persone. Un numero destinato a crescere, se si considera il notevole incremento registrato ogni anno dei casi di bronchite cronica, bronchite acuta e attacchi d'asma.
Uno studio, realizzato in otto citta' italiane dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' ha rilevato invece che circa 4000 morti sono attribuibili all'inquinamento da traffico.
Quali precauzioni e' possibile adottare per ridurre i rischi?
L'OMS, oltre all'invito ad utilizzare i mezzi pubblici in modo tale da ridurre le emissioni dei gas di scarico, consiglia di non accelerare a vuoto ai semafori e di non partire a razzo quando scatta il verde, in quanto cio' lascia sull'asfalto dei minuscoli pezzetti di pneumatico, che sono una delle componenti delle polveri dannose che respiriamo.
Roberto Bertollini, direttore del Centro europeo per l'ambiente e la salute dell'OMS a Roma, afferma inoltre che ''Tenere le finestre di casa chiuse non serve a molto. Le polveri si introducono facilmente anche dove ci sono i doppi vetri. E finiscono per concentrarsi nelle abitazioni dove manca il ricambio d'aria, rendendo l'ambiente interno ancora piu' inquinato di quello esterno''.
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