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LA CASA PIU’ PERICOLOSA DELLA STRADA

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

15/02/2006

I dati degli infortuni domestici diffusi al convegno “Sicurezza nelle case” organizzato dall’Ispesl.

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Nell’ultima giornata del Sanit si è tenuto anche il convegno “Sicurezza nelle case” organizzato dall’Ispesl. Tema centrale dell’incontro, gli incidenti domestici che, secondo le statistiche internazionali, sono in aumento e interessano in particolar modo le fasce socialmente deboli. “In paragone a 67.000 casi di incidenti stradali, 86.000 sono gli incidenti domestici che avvengono in casa - ha commentato il Direttore Generale Ispesl - il pericolo, quindi, è più alto in casa o sui luoghi di lavoro, piuttosto che in strada.” In italia gli infortuni domestici provocano circa 8 mila morti l'anno (stima dell’Ispesl).

E alcuni infortuni possono essere nascosti in luoghi inaspettati: ad esempio le piante che crescono nelle nostre case. Oltre che piacevoli alla vista e utili possono essere anche dannose. A loro, infatti, spetta addirittura il terzo posto tra le cause di avvelenamento, con un'incidenza del 12,8%. “Un aspetto da non sottovalutare”, avverte Alba Rosa Bianchi dell'Ispesl. Anche perché le insidie si nascondono in moltissimi esemplari: si va dagli alberi (cedro, pino, mogano), alle piante (filodendro, edera, tulipani, crisantemi) fino ad alcune verdure (come pomodori, carote, cipolle, sedano, ecc.). Anche le stelle di Natale sono pericolose: dal prurito e dal bruciore che possono derivare in soggetti predisposti per contatto, si arriva a serie gastroenteriti se si ingerisce il lattice dello stelo.

Per quanto riguarda le cause degli infortuni, secondo l’Ispesl si possono suddividere in tre gruppi: strutturali, rappresentato da tutto ciò che e' struttura della casa, quindi anche un pavimento bagnato o una scala (rappresenta il primo fattore di rischio, con il 14% delle incidenze); comportamentali, dovute a un uso improprio di strutture e strumenti o, in generale, a condotte rischiose; manutentive, come il mancato controllo della caldaia a gas. Il cattivo uso di sistemi di riscaldamento, con il rilascio di monossido di carbonio provoca circa 600 decessi l'anno).

Rischi di natura fisica sono invece quelli derivanti dal rilascio nell'ambiente di radon (materiale di costruzione cancerogeno), nonché dai campi elettromagnetici (ripetitori audiovisivi ma anche elettrodomestici), dal microclima che si crea con impianti di illuminazione e condizionamento dell'aria, dal rumore che genera inquinamento acustico.

Diversi anche i tipi di trauma che si possono subire in casa: dalle ferite (37,8%) alle ustioni (20,6%), fino alle ''comuni'' fratture (15,6%) e all'avvelenamento e al soffocamento (0,5% e 0,4% rispettivamente).

Senza dimenticare, ricorda l’Ispesl che ha avviato un’importante indagine sugli incidenti domestici, “una buona percentuale di infortuni, circa il 12 per cento, in realtà nascondono casi di violenza domestica”.

 

Sempre sugli infortuni domestici, vedere anche i dati ultimi dati disponibili del Censis analizzati in PuntoSicuro n. 1344.

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