Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Il divieto di fumo fa...vittime
Pubblicità
La nuova legge sulla tutela dei non fumatori, come facilmente ipotizzabile, non piace ai tabaccai. A dieci giorni dell’entrata in vigore del divieto di fumo in locali pubblici e luoghi di lavoro, una indagine condotta da Assotabaccai-Confesercenti su tutto il territorio nazionale stima un calo di vendite pari al 23%.
Grazie al divieto di fumo, si potrebbe quindi stimare che i fumatori hanno rinunciato a una sigaretta su quattro...
“Anche se si tratta di una prima stima - sottolinea Maurizio Bruni Presidente dell’organizzazione - ci sono tutti i presupposti per ritenere che tale tendenza venga confermata nei prossimi giorni, con grande preoccupazione dei tabaccai, che pur comprendendo lo spirito delle norme poste a tutela della salute dei cittadini, vedono e vedranno drasticamente calare i propri profitti.”
E’ come se a una azienda che emette sostanze nocive fosse proibito di inquinare l’ambiente e l’azienda si lamentasse perché, a causa del divieto a tutela della salute pubblica, calano i profitti…
E’ provato che il fumo passivo è dannoso alla salute. Per decenni anche molti non fumatori sono stati costretti a respirarlo in luoghi di lavoro, locali pubblici.
Meno profitti per i tabaccai, ma maggiori vantaggi per la salute degli italiani, che si tradurranno anche in una riduzione delle spese sanitarie e in un indubbio risparmio economico per la collettività.
La nuova legge sulla tutela dei non fumatori, come facilmente ipotizzabile, non piace ai tabaccai. A dieci giorni dell’entrata in vigore del divieto di fumo in locali pubblici e luoghi di lavoro, una indagine condotta da Assotabaccai-Confesercenti su tutto il territorio nazionale stima un calo di vendite pari al 23%.
Grazie al divieto di fumo, si potrebbe quindi stimare che i fumatori hanno rinunciato a una sigaretta su quattro...
“Anche se si tratta di una prima stima - sottolinea Maurizio Bruni Presidente dell’organizzazione - ci sono tutti i presupposti per ritenere che tale tendenza venga confermata nei prossimi giorni, con grande preoccupazione dei tabaccai, che pur comprendendo lo spirito delle norme poste a tutela della salute dei cittadini, vedono e vedranno drasticamente calare i propri profitti.”
E’ come se a una azienda che emette sostanze nocive fosse proibito di inquinare l’ambiente e l’azienda si lamentasse perché, a causa del divieto a tutela della salute pubblica, calano i profitti…
E’ provato che il fumo passivo è dannoso alla salute. Per decenni anche molti non fumatori sono stati costretti a respirarlo in luoghi di lavoro, locali pubblici.
Meno profitti per i tabaccai, ma maggiori vantaggi per la salute degli italiani, che si tradurranno anche in una riduzione delle spese sanitarie e in un indubbio risparmio economico per la collettività.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.