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Il decalogo antitruffa arriva in…bolletta
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Ascoltando gli episodi di truffe ai danni di persone anziane, si può essere indotti a ritenere che la vittima abbia peccato di ingenuità, di mancata vigilanza e che mai potremmo cadere in un “evidente” inganno.
Si sbaglia; vi sono infatti veri specialisti della truffa, capaci di raggirare anche persone dalla mente ben sveglia.
Conosciuta è la truffa dei “finti tecnici” dell’Enel o del gas, che chiedono denaro o che, con la scusa di controlli, si introducono negli appartamenti di persone anziane per derubarle. Tutti lo sanno, o dovrebbero sapere, che non viene richiesto alcun pagamento a domicilio e che è necessario verificare telefonicamente se sia stato effettivamente disposto un controllo, eppure non passa giorno che venga messo a segno più di un colpo.
Al fine di prevenire questi episodi, a Milano con la bolletta dell’Enel gli utenti riceveranno una lettera, firmata da un noto personaggio Tv, nella quale viene richiamata l’attenzione sulle truffe e viene presentato un decalogo antitruffa che di seguito riportiamo.
1. Prima di aprire la porta ad uno sconosciuto, anche se veste un’uniforme o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica utilità, verifichiamo da quale servizio è stato mandato e per quali motivi, chiedendo di accertarne l’identità tramite documento e tesserino aziendale. Se non riceviamo rassicurazioni, non apriamo per alcun motivo e chiamiamo il 113.
2. Ricordiamoci che nessun Ente o azienda di pubblica utilità manda personale a casa per il
pagamento delle bollette o per rimborsi.
3. Nessun Ente manda personale a casa per sostituire banconote false date erroneamente.
4. Non fermiamoci mai per strada per dare ascolto a chi ci offre facili guadagni o a chi ci chiede di poter controllare i nostri soldi o il nostro libretto della pensione anche se chi ci ferma e ci vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
5. Quando facciamo operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente facciamoci accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
6. Se abbiamo il dubbio di essere osservati fermiamoci all’interno della banca o dell’ufficio postale e parliamone con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio ci assale per strada entriamo in un negozio o cerchiamo un poliziotto ovvero una compagnia sicura.
7. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermiamoci con sconosciuti e non facciamoci distrarre.
8. Ricordiamoci che nessun cassiere di banca o di ufficio postale ci insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che ci ha consegnato.
9. Quando utilizziamo il bancomat usiamo prudenza: evitiamo di operare se ci sentiamo osservati.
10. Per qualunque problema e per chiarirci qualsiasi dubbio non esitiamo a chiamare il 113, saranno a nostra completa disposizione per aiutarci
L’iniziativa di Milano fa parte di una più ampia campagna informativa a livello nazionale promossa da Polizia di Stato e Rai, attraverso messaggi Tv, radio e via web.
"Se hai un dubbio chiama il 113"; "Aiuta anche tu la Polizia, entra nella Squadra". Con questi slogan gli anziani sono invitati a fare maggiore attenzione e a rivolgersi senza esitazione alle Forze dell’Ordine in caso vi sia “aria”di raggiro.
Le truffe più frequenti sono illustrate qui.
La campagna non si rivolge solo alle persone anziane; un poco di attenzione da parte di tutti, dai parenti ai cassieri della banca, dai vicini agli impiegati della posta, può essere determinante.
A figli, nipoti e parenti stretti è raccomandato di non lasciare soli gli anziani, è bene sentirli spesso ed interessarsi ai loro problemi quotidiani. “Ricordategli sempre di adattare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. – raccomanda la Polizia - Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113. “
La polizia raccomanda a ciascuno attenzione nei confronti delle persone anziane: “Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli. […] Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa.”
Infine alla prevenzione delle truffe possono contribuire anche gli impiegati di banca o di uffici postali: “Quando allo sportello si presenta un anziano e fa richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.
Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.
Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.”
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Ascoltando gli episodi di truffe ai danni di persone anziane, si può essere indotti a ritenere che la vittima abbia peccato di ingenuità, di mancata vigilanza e che mai potremmo cadere in un “evidente” inganno.
Si sbaglia; vi sono infatti veri specialisti della truffa, capaci di raggirare anche persone dalla mente ben sveglia.
Conosciuta è la truffa dei “finti tecnici” dell’Enel o del gas, che chiedono denaro o che, con la scusa di controlli, si introducono negli appartamenti di persone anziane per derubarle. Tutti lo sanno, o dovrebbero sapere, che non viene richiesto alcun pagamento a domicilio e che è necessario verificare telefonicamente se sia stato effettivamente disposto un controllo, eppure non passa giorno che venga messo a segno più di un colpo.
Al fine di prevenire questi episodi, a Milano con la bolletta dell’Enel gli utenti riceveranno una lettera, firmata da un noto personaggio Tv, nella quale viene richiamata l’attenzione sulle truffe e viene presentato un decalogo antitruffa che di seguito riportiamo.
1. Prima di aprire la porta ad uno sconosciuto, anche se veste un’uniforme o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica utilità, verifichiamo da quale servizio è stato mandato e per quali motivi, chiedendo di accertarne l’identità tramite documento e tesserino aziendale. Se non riceviamo rassicurazioni, non apriamo per alcun motivo e chiamiamo il 113.
2. Ricordiamoci che nessun Ente o azienda di pubblica utilità manda personale a casa per il
pagamento delle bollette o per rimborsi.
3. Nessun Ente manda personale a casa per sostituire banconote false date erroneamente.
4. Non fermiamoci mai per strada per dare ascolto a chi ci offre facili guadagni o a chi ci chiede di poter controllare i nostri soldi o il nostro libretto della pensione anche se chi ci ferma e ci vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
5. Quando facciamo operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente facciamoci accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
6. Se abbiamo il dubbio di essere osservati fermiamoci all’interno della banca o dell’ufficio postale e parliamone con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio ci assale per strada entriamo in un negozio o cerchiamo un poliziotto ovvero una compagnia sicura.
7. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermiamoci con sconosciuti e non facciamoci distrarre.
8. Ricordiamoci che nessun cassiere di banca o di ufficio postale ci insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che ci ha consegnato.
9. Quando utilizziamo il bancomat usiamo prudenza: evitiamo di operare se ci sentiamo osservati.
10. Per qualunque problema e per chiarirci qualsiasi dubbio non esitiamo a chiamare il 113, saranno a nostra completa disposizione per aiutarci
L’iniziativa di Milano fa parte di una più ampia campagna informativa a livello nazionale promossa da Polizia di Stato e Rai, attraverso messaggi Tv, radio e via web.
"Se hai un dubbio chiama il 113"; "Aiuta anche tu la Polizia, entra nella Squadra". Con questi slogan gli anziani sono invitati a fare maggiore attenzione e a rivolgersi senza esitazione alle Forze dell’Ordine in caso vi sia “aria”di raggiro.
Le truffe più frequenti sono illustrate qui.
La campagna non si rivolge solo alle persone anziane; un poco di attenzione da parte di tutti, dai parenti ai cassieri della banca, dai vicini agli impiegati della posta, può essere determinante.
A figli, nipoti e parenti stretti è raccomandato di non lasciare soli gli anziani, è bene sentirli spesso ed interessarsi ai loro problemi quotidiani. “Ricordategli sempre di adattare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. – raccomanda la Polizia - Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113. “
La polizia raccomanda a ciascuno attenzione nei confronti delle persone anziane: “Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli. […] Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa.”
Infine alla prevenzione delle truffe possono contribuire anche gli impiegati di banca o di uffici postali: “Quando allo sportello si presenta un anziano e fa richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.
Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.
Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.”
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