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Fax e lettere per aggiornamento dati: attenzione alle spese!
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Si presentano come lettere o fax nei quali viene richiesto l’aggiornamento dei dati, ma tra le righe, o scritto a piè di pagina si trova un contratto, firmando e rispedendo il quale, ci si impegna a versare per tre anni un importo (in media di 900 euro annui) per una inserzione su internet.
Raccomandiamo, quindi, di leggere con attenzione le comunicazioni che vi pervengono, per non rischiare di trovarvi con servizi non desiderati.
Alla nostra redazione di queste lettere ne sono arrivate da parte di due diverse società estere.
La prima chiedeva l’aggiornamento dei dati per la pubblicazione su una Guida delle fiere e degli espositori chiamata Fair Guide. “Rispedite il modulo […]. Aiutateci ad aggiornare i dati nel Fair-Guide. L’inserzione minima gratuita esistente […] resterà pubblicata anche se non assegnerete nessun ordine come sotto descritto.”
Esistente significa non aggiornata, ci chiediamo?
L’ordine, a piè pagina, è preceduto da un preambolo, che può essere scambiato con una richiesta di consenso al trattamento dei dati: “Siamo d’accordo con la pubblicazione dei nostri dati e assegniamo alla ditta […] l’ordine di pubblicare le informazioni sopraccitate nel Fair Guide sull’Internet come inserzione pubblicitaria per i prossimi tre anni. […]. L’ordine è irrevocabile ed a pagamento se non viene annullato con lettera raccomandata entro[…]. Il prezzo è di 971 euro da pagare a fattura emessa. […]”. Segue lo spazio per la firma.
La seconda lettera, giunta nei giorni scorsi, proviene da una società tedesca che promuove un “Registro italiano in Internet”, con simili modalità. In questo caso, tuttavia sul retro sono riportate chiaramente le condizioni contrattuali e di pagamento, ma quello che può trarre in inganno è l’ufficialità richiamata dal nome “Registro italiano in Internet per le imprese”.
Si presentano come lettere o fax nei quali viene richiesto l’aggiornamento dei dati, ma tra le righe, o scritto a piè di pagina si trova un contratto, firmando e rispedendo il quale, ci si impegna a versare per tre anni un importo (in media di 900 euro annui) per una inserzione su internet.
Raccomandiamo, quindi, di leggere con attenzione le comunicazioni che vi pervengono, per non rischiare di trovarvi con servizi non desiderati.
Alla nostra redazione di queste lettere ne sono arrivate da parte di due diverse società estere.
La prima chiedeva l’aggiornamento dei dati per la pubblicazione su una Guida delle fiere e degli espositori chiamata Fair Guide. “Rispedite il modulo […]. Aiutateci ad aggiornare i dati nel Fair-Guide. L’inserzione minima gratuita esistente […] resterà pubblicata anche se non assegnerete nessun ordine come sotto descritto.”
Esistente significa non aggiornata, ci chiediamo?
L’ordine, a piè pagina, è preceduto da un preambolo, che può essere scambiato con una richiesta di consenso al trattamento dei dati: “Siamo d’accordo con la pubblicazione dei nostri dati e assegniamo alla ditta […] l’ordine di pubblicare le informazioni sopraccitate nel Fair Guide sull’Internet come inserzione pubblicitaria per i prossimi tre anni. […]. L’ordine è irrevocabile ed a pagamento se non viene annullato con lettera raccomandata entro[…]. Il prezzo è di 971 euro da pagare a fattura emessa. […]”. Segue lo spazio per la firma.
La seconda lettera, giunta nei giorni scorsi, proviene da una società tedesca che promuove un “Registro italiano in Internet”, con simili modalità. In questo caso, tuttavia sul retro sono riportate chiaramente le condizioni contrattuali e di pagamento, ma quello che può trarre in inganno è l’ufficialità richiamata dal nome “Registro italiano in Internet per le imprese”.
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