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Farmaci piu' sicuri grazie alla telematica
Con un comunicato stampa, il Ministero della Salute ha annunciato l'attivazione del nuovo sistema di "rete informatizzata sentinelle", realizzato in accordo con le organizzazioni professionali, al fine di fornire in tempo reale le segnalazioni degli effetti indesiderati dei farmaci prescritti.
Il progetto, che ad oggi conta 1.000 i medici di famiglia già attivati per la formazione specifica e il monitoraggio delle reazioni avverse su tutto il territorio nazionale, si inserisce nell'ambito del Programma Nazionale di Farmacovigilanza.
L'obiettivo e' di evitare il ripetersi di episodi come quello avvenuto la scorsa estate con il ''caso Lipobay''; questo farmaco anticolesterolo, benche' in se' non fosse pericoloso, lo diveniva se assunto insieme con il principio attivo gemfibrozil.
La Rete Nazionale per l'attività della Farmacovigilanza, già attiva dallo scorso mese di dicembre, in collegamento con le Aziende Sanitarie Locali, le Aziende Ospedaliere, gli Assessorati regionali e le industrie farmaceutiche, consentirà di migliorare ulteriormente la tempestività di diffusione delle informazioni e di intervento da parte del Ministero della Salute in caso di reazioni avverse.
Il sistema, tramite internet, utilizza una rete dedicata e protetta, che consente agli operatori abilitati delle ASL e delle Aziende ospedaliere di comunicare per via telematica tutte le segnalazioni di possibili reazioni avverse da farmaci ricevute da medici, farmacisti e cittadini.
I dati rilevati sono raccolti in una Banca Dati nazionale delle segnalazioni, gestita dal Ministero della Salute.
Alla Banca Dati possono accedere operatori impegnati nelle attività di farmacovigilanza accreditati e registrati nella rete.Questi operatori (a livello di Regioni, di Aziende sanitarie, di industrie farmaceutiche) avendo una visibilità diretta delle informazioni di propria competenza, possono contribuire efficacemente ad una costante attività di vigilanza.
Le informazioni raccolte saranno inoltre ''condivise'' a livello europeo; la rete italiana di farmacosorveglianza è infatti collegata con il sistema di sorveglianza europeo dell'EMEA (l'Agenzia Europea per i Farmaci).
''La disponibilità in tempo reale di informazioni su possibili eventi avversi legati ai farmaci – sottolinea il ministero - e la predisposizione di canali efficienti di comunicazione per tutti gli operatori (video tematici su totem multimediali, aule virtuali di formazione, forum telematici per lo scambio di informazioni e di esperienze) si raccorda, infine, con l'attività di costante monitoraggio sulle modalità d'uso dei farmaci svolta dall'Osservatorio Nazionale sull'uso dei Medicinali (OsMed).''
Il progetto, che ad oggi conta 1.000 i medici di famiglia già attivati per la formazione specifica e il monitoraggio delle reazioni avverse su tutto il territorio nazionale, si inserisce nell'ambito del Programma Nazionale di Farmacovigilanza.
L'obiettivo e' di evitare il ripetersi di episodi come quello avvenuto la scorsa estate con il ''caso Lipobay''; questo farmaco anticolesterolo, benche' in se' non fosse pericoloso, lo diveniva se assunto insieme con il principio attivo gemfibrozil.
La Rete Nazionale per l'attività della Farmacovigilanza, già attiva dallo scorso mese di dicembre, in collegamento con le Aziende Sanitarie Locali, le Aziende Ospedaliere, gli Assessorati regionali e le industrie farmaceutiche, consentirà di migliorare ulteriormente la tempestività di diffusione delle informazioni e di intervento da parte del Ministero della Salute in caso di reazioni avverse.
Il sistema, tramite internet, utilizza una rete dedicata e protetta, che consente agli operatori abilitati delle ASL e delle Aziende ospedaliere di comunicare per via telematica tutte le segnalazioni di possibili reazioni avverse da farmaci ricevute da medici, farmacisti e cittadini.
I dati rilevati sono raccolti in una Banca Dati nazionale delle segnalazioni, gestita dal Ministero della Salute.
Alla Banca Dati possono accedere operatori impegnati nelle attività di farmacovigilanza accreditati e registrati nella rete.Questi operatori (a livello di Regioni, di Aziende sanitarie, di industrie farmaceutiche) avendo una visibilità diretta delle informazioni di propria competenza, possono contribuire efficacemente ad una costante attività di vigilanza.
Le informazioni raccolte saranno inoltre ''condivise'' a livello europeo; la rete italiana di farmacosorveglianza è infatti collegata con il sistema di sorveglianza europeo dell'EMEA (l'Agenzia Europea per i Farmaci).
''La disponibilità in tempo reale di informazioni su possibili eventi avversi legati ai farmaci – sottolinea il ministero - e la predisposizione di canali efficienti di comunicazione per tutti gli operatori (video tematici su totem multimediali, aule virtuali di formazione, forum telematici per lo scambio di informazioni e di esperienze) si raccorda, infine, con l'attività di costante monitoraggio sulle modalità d'uso dei farmaci svolta dall'Osservatorio Nazionale sull'uso dei Medicinali (OsMed).''
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