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Duplicazione illegale di...licenze. In crescita il fenomeno dell’underlicensing
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E’ in aumento in Italia il fenomeno illegale dell’underlicensing, cioè l’utilizzare su più postazioni un software per il quale si è acquistata una sola licenza d’uso. Lo afferma la Guardia di Finanza che sul fenomeno ha focalizzato i suoi controlli nel corso dell’operazione “Corsaro 2”, svolta sull’intero territorio nazionale.
Le verifiche sono state realizzate in aziende di ogni tipo, dagli studi professionali alle scuole private, dalle grandi aziende a quelle di piccole dimensioni, scelte sia “a sorteggio” sia sulla base di informazioni in possesso della GDF e dei vari enti ed organismi preposti alla tutela del diritto d’autore, tra i quali la B.S.A. (“Business Software Alliance”).
Elevato il tasso di irregolarità rilevato; su 514 aziende controllate ben il 45% non era in regola con le licenze d’uso dei software utilizzati o possedeva software duplicati illegalmente.
A livello territoriale, nelle Isole si è registrato il maggior tasso di irregolarità, pari al 62,3%; sono infatti risultate irregolari 38 aziende sulle 61 controllate; segue il Sud con tasso di irregolarità pari al 47% (65 aziende sulle 138 controllate), il Nord-Ovest con il 46% (irregolari 52 aziende sulle 113 controllate), il Nord-Est con il 38,8% (irregolari 38 aziende sulle 98 controllate). Più “virtuose” le aziende del Centro dove la percentuale delle irregolarità è pari al 38,5% (40 su 104 controllate).
Nel corso dell’operazione sono state denunciate a piede libero 267 persone, e sono stati sequestrati 9.138 software irregolari e 883 personal computer.
Una analoga vasta operazione per la tutela del diritto d’autore, denominata “Corsaro”, era stata svolta nel 2003; in quel caso la Guardia di Finanza aveva puntato sulle emittenti radio-televisive, in particolare quelle locali, per verificare se venivano trasmessi, senza le necessarie autorizzazioni, film e opere musicali .
E’ in aumento in Italia il fenomeno illegale dell’underlicensing, cioè l’utilizzare su più postazioni un software per il quale si è acquistata una sola licenza d’uso. Lo afferma la Guardia di Finanza che sul fenomeno ha focalizzato i suoi controlli nel corso dell’operazione “Corsaro 2”, svolta sull’intero territorio nazionale.
Le verifiche sono state realizzate in aziende di ogni tipo, dagli studi professionali alle scuole private, dalle grandi aziende a quelle di piccole dimensioni, scelte sia “a sorteggio” sia sulla base di informazioni in possesso della GDF e dei vari enti ed organismi preposti alla tutela del diritto d’autore, tra i quali la B.S.A. (“Business Software Alliance”).
Elevato il tasso di irregolarità rilevato; su 514 aziende controllate ben il 45% non era in regola con le licenze d’uso dei software utilizzati o possedeva software duplicati illegalmente.
A livello territoriale, nelle Isole si è registrato il maggior tasso di irregolarità, pari al 62,3%; sono infatti risultate irregolari 38 aziende sulle 61 controllate; segue il Sud con tasso di irregolarità pari al 47% (65 aziende sulle 138 controllate), il Nord-Ovest con il 46% (irregolari 52 aziende sulle 113 controllate), il Nord-Est con il 38,8% (irregolari 38 aziende sulle 98 controllate). Più “virtuose” le aziende del Centro dove la percentuale delle irregolarità è pari al 38,5% (40 su 104 controllate).
Nel corso dell’operazione sono state denunciate a piede libero 267 persone, e sono stati sequestrati 9.138 software irregolari e 883 personal computer.
Una analoga vasta operazione per la tutela del diritto d’autore, denominata “Corsaro”, era stata svolta nel 2003; in quel caso la Guardia di Finanza aveva puntato sulle emittenti radio-televisive, in particolare quelle locali, per verificare se venivano trasmessi, senza le necessarie autorizzazioni, film e opere musicali .
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