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Accordo Italia-Cina contro le epidemie
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Italia e Cina collaboreranno per la prevenzione ed il controllo di epidemie. Lo prevede un accordo siglato a Pechino nei giorni scorsi dal ministro Sirchia con il Governo della Repubblica Popolare cinese.
"La Cina - ha affermato Sirchia - è sempre ai primi posti come serbatoio di infezioni. Per questo abbiamo deciso di agire insieme, organizzando tutti i mezzi di contrasto necessari, prevenzione inclusa. La rapidità d'azione, in questi casi, è un grosso vantaggio".
L’accordo prevede il rafforzamento dello scambio di informazioni sulle epidemie che richiedano trattamento di emergenza, programmi di addestramento specifico del personale, lo scambio di esperti da schierare nei casi di emergenza per la tutela della salute pubblica.
Nel caso di epidemia, i due Paesi adotteranno le misure di quarantena sanitaria urgenti per prevenire la diffusione dell'infezione, notificando reciprocamente con assoluta tempestività tutte le informazioni rilevanti di cui sono in possesso.
La maggiore novità dell’accordo riguarda i controlli previsti sui viaggiatori. Nel caso si sospetti che un viaggiatore sia affetto da una malattia trasmissibile, se non rappresenta una minaccia per la salute pubblica, potrà continuare il suo viaggio. Ma l'informazione sulla sua malattia e tutti i dati necessari (anche indirizzo e recapito telefonico) saranno notificati all'altro Paese.
L’insieme di misure intende creare la "tracciabilità" dei sospetti portatori di malattie trasmissibili ad alto rischio per la salute pubblica, come la Sars.
Italia e Cina collaboreranno per la prevenzione ed il controllo di epidemie. Lo prevede un accordo siglato a Pechino nei giorni scorsi dal ministro Sirchia con il Governo della Repubblica Popolare cinese.
"La Cina - ha affermato Sirchia - è sempre ai primi posti come serbatoio di infezioni. Per questo abbiamo deciso di agire insieme, organizzando tutti i mezzi di contrasto necessari, prevenzione inclusa. La rapidità d'azione, in questi casi, è un grosso vantaggio".
L’accordo prevede il rafforzamento dello scambio di informazioni sulle epidemie che richiedano trattamento di emergenza, programmi di addestramento specifico del personale, lo scambio di esperti da schierare nei casi di emergenza per la tutela della salute pubblica.
Nel caso di epidemia, i due Paesi adotteranno le misure di quarantena sanitaria urgenti per prevenire la diffusione dell'infezione, notificando reciprocamente con assoluta tempestività tutte le informazioni rilevanti di cui sono in possesso.
La maggiore novità dell’accordo riguarda i controlli previsti sui viaggiatori. Nel caso si sospetti che un viaggiatore sia affetto da una malattia trasmissibile, se non rappresenta una minaccia per la salute pubblica, potrà continuare il suo viaggio. Ma l'informazione sulla sua malattia e tutti i dati necessari (anche indirizzo e recapito telefonico) saranno notificati all'altro Paese.
L’insieme di misure intende creare la "tracciabilità" dei sospetti portatori di malattie trasmissibili ad alto rischio per la salute pubblica, come la Sars.
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