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“Linee guida per le misure di radon in ambienti residenziali”
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Il radon ed i suoi prodotti di decadimento sono considerati tra i principali inquinanti dell’aria in ambienti chiusi (indoor) e sono classificati come agenti cancerogeni di gruppo 1 (cancerogeni per l'uomo) dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).
In Italia per gli ambienti di vita non esistono tuttavia disposizioni normative che stabiliscano i limiti di legge per la salvaguardia della popolazione dai rischi derivanti da esposizioni a sorgenti naturali di radiazioni e le misure da intraprendere in caso di loro superamento. (Tali riferimenti normativi esistono invece per i luoghi di lavoro; D.Lgs n. 230/1995, D.Lgs n. 241/2000, capo III-bis).
A livello europeo, è stata emanata la Raccomandazione 90/143/Euratom del 21/II/1990 sulla tutela della popolazione contro l’esposizione al radon in ambienti chiusi. Essa individua in 400 Bq/m3 il livello di concentrazione media annua di gas radon che necessita di un’azione correttiva per gli edifici già esistenti, mentre per gli edifici da costruire il livello di concentrazione da non superare è di 200 Bq/m3 (livello raccomandato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità).
Nonostante l’assenza di normative specifiche, sono state intraprese dalle Agenzie regionali di Protezione Ambientale (Arpa) campagne di misurazione volte a determinare la concentrazione di radon in abitazioni e scuole.
Richieste di misurazioni delle concentrazioni di radon pervengono anche da privati in occasione di ristrutturazioni o di costruzione di nuovi edifici.
Per coloro che si trovino ad operare nel campo, l’Apat ha realizzato “Linee guida per le misure di radon in ambienti residenziali” che si propongono di integrare le conoscenze esistenti riguardo le azioni da effettuare per una corretta valutazione della presenza di radon negli ambienti di vita e di fornire riferimenti operativi utili.
L’impostazione delle linee guida è quindi rivolta più agli aspetti inerenti le metodologie di indagine piuttosto che alle tecniche strumentali di misura.
“Linee guida per le misure di radon in ambienti residenziali”
Il radon ed i suoi prodotti di decadimento sono considerati tra i principali inquinanti dell’aria in ambienti chiusi (indoor) e sono classificati come agenti cancerogeni di gruppo 1 (cancerogeni per l'uomo) dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).
In Italia per gli ambienti di vita non esistono tuttavia disposizioni normative che stabiliscano i limiti di legge per la salvaguardia della popolazione dai rischi derivanti da esposizioni a sorgenti naturali di radiazioni e le misure da intraprendere in caso di loro superamento. (Tali riferimenti normativi esistono invece per i luoghi di lavoro; D.Lgs n. 230/1995, D.Lgs n. 241/2000, capo III-bis).
A livello europeo, è stata emanata la Raccomandazione 90/143/Euratom del 21/II/1990 sulla tutela della popolazione contro l’esposizione al radon in ambienti chiusi. Essa individua in 400 Bq/m3 il livello di concentrazione media annua di gas radon che necessita di un’azione correttiva per gli edifici già esistenti, mentre per gli edifici da costruire il livello di concentrazione da non superare è di 200 Bq/m3 (livello raccomandato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità).
Nonostante l’assenza di normative specifiche, sono state intraprese dalle Agenzie regionali di Protezione Ambientale (Arpa) campagne di misurazione volte a determinare la concentrazione di radon in abitazioni e scuole.
Richieste di misurazioni delle concentrazioni di radon pervengono anche da privati in occasione di ristrutturazioni o di costruzione di nuovi edifici.
Per coloro che si trovino ad operare nel campo, l’Apat ha realizzato “Linee guida per le misure di radon in ambienti residenziali” che si propongono di integrare le conoscenze esistenti riguardo le azioni da effettuare per una corretta valutazione della presenza di radon negli ambienti di vita e di fornire riferimenti operativi utili.
L’impostazione delle linee guida è quindi rivolta più agli aspetti inerenti le metodologie di indagine piuttosto che alle tecniche strumentali di misura.
“Linee guida per le misure di radon in ambienti residenziali”
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