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Truffe a tavola

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Gli italiani temono le frodi sul cibo e sono preoccupati per l’utilizzo di ogm, ormoni, coloranti.
Preoccupazioni in parte giustificate, visto l’aumento del 21% dei casi di frode alimentare, rispetto al 2003.
Lo afferma il 2° Rapporto sulle frodi nelle filiere agroalimentari “Truffe a tavola 2005”, realizzato nell’ambito del progetto “Salute&Gusto” del Movimento Difesa del Cittadino in collaborazione con Legambiente.

Ispezioni
Nel 2004 i Carabinieri per la Sanità (NAS) hanno sequestrato merci per un valore di 101.655.295 euro nel corso di 37.969 ispezioni.
Nell’ultimo anno sono state 4.474 le infrazioni penali accertate e ben 20.856 quelle amministrative contestate, 925 le strutture chiuse per motivi di salute pubblica e 360 quelle sequestrate.
L’Ispettorato Centrale Repressioni Frodi (ICRF) del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha effettuato nel 2004 24.846 ispezioni, che hanno portato a 442 sequestri per un valore totale di 9,91 milioni di euro, il 62,4% in più rispetto a quanto rilevato nel 2003 (6.105.162,94).
Le irregolarità più diffuse riscontrate dall’ICRF sono quelle di abuso della denominazione protetta da parte di prodotti comuni e uso illecito della denominazione da parte di prodotti non certificati dagli organismi di controllo.

Frodi pericolose
Il rapporto ha illustrato anche una serie di casi eclatanti di frodi e irregolarità pericolose registrati nel 2004.
Una signora di Bologna, ad esempio, ha visto prendere fuoco il carciofo che stava pulendo; la reazione è stata causata dal contatto tra il coltello ed i fitofarmaci troppo ricchi di azoto con i quali il carciofo era stato trattato.
In uno stabilimento di Pomezia (RM) destinato alla preparazione dei cibi per i bambini delle scuole, i vigili urbani hanno invece rinvenuto: blatte, insetti ed escrementi di topi infestavano tutti gli ambienti e gli alimenti conservati.

Latte avariato e stabilizzato con acqua ossigenata e sale è stato trovato in un’azienda del bresciano che commercializzava il prodotto in tutto il Nord Italia, mentre in Campania, già colpita da un’epidemia di epatite A, sono stati immessi nel mercato cozze e mitili allevati in acque contaminate da scarichi fognari.

Carni d’allevamento dopate con sostanze pericolose sono state scoperte nel bolognese: i NAS sequestrano su tutto il territorio nazionale l’800% in più di carne sospetta rispetto al 2003.
Vino a base di fertilizzante e zucchero, proveniente dalla Puglia è stato scoperto a Cuneo, mentre in Campania sono state sequestrate centinai di migliaia di bottiglie di falsa “Falanghina”.
Preoccupante anche il caso dei formaggi prodotti con farina di latte destinata all’alimentazione degli animali, in allevamenti dove sono stati riscontrati animali colpiti da brucellosi e tubercolosi. La presenza del Sudan 1, colorante vietato dall'Unione europea perchè ritenuto cancerogeno, è stata rilevata nella produzione del ketchup di una nota marca e in altri prodotti in tutta Italia.
Aumentano sempre più i casi di alimenti importati da paesi extra Ue e immessi in commercio sotto falso nome.
 “Il rapporto di quest’anno registra fenomeni in preoccupante crescita, come l’importazione clandestina di prodotti alimentari di cui ignoriamo provenienza e metodi di coltivazione, allevamento e trattamento. – ha dichiarato Antonio Longo presidente del Movimento Difesa del Cittadino”


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