La truffa nel piatto
Pesce scaduto da oltre sei anni, 1.400 tonnellate di pomodoro infestato da insetti e parassiti, vermi nei piatti di riso destinati ai bambini di una scuola di infanzia e elementare.
C’è da perdere l’appetito leggendo le descrizioni dei sequestri effettuati nel settore alimentare dai Carabinieri dei Nas e dall’Ispettorato Repressione Frodi nel corso del 2005, dati raccolti nel “III rapporto sulle frodi alimentari in Italia”.
Tra le criticità evidenziate dall’indagine, realizzata dal Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente, si segnala l’allarme crescente per il cibo proveniente da Paesi che non garantiscono il rispetto degli standard di sicurezza europei, in particolare dalla Cina.
Ad esempio, sono stati segnalati casi di “salango congelato” (pesce cinese) venduto come novellame nostrano; in un veicolo della ditta “China Food S.r.l.”, in provincia di Roma, sono stati rinvenuti 2.300 Kg di carni avicole, prodotti della pesca e verdure surgelate in cattivo stato di conservazione, pronti per essere consegnati ad altri esercizi commerciali.
“Il nostro rapporto fa emergere una grande quantità di casi rischiosi che si registrano e insieme l’efficacia del sistema dei controlli – ha dichiarato Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino - Il quadro complessivo della filiera produttiva e commerciale alimentare italiana è di ottima qualità e garantisce il consumatore, ma ci sono ancora settori a rischio per i quali ben vengano le sanzioni più severe previste dal Decreto legislativo 190 dello scorso aprile per chi non ritira subito dal commercio prodotti non sicuri”.
Tra gli scandali più eclatanti del 2005, ai quali il Rapporto dedica ampio spazio, si va dal latte per l’infanzia contenente ITX (sostanza chimica), alle uova marce vendute alle industrie per la trasformazione in merendine, pasta, gelati, per giungere alle 58.000 tonnellate di grano duro sequestrate a Bari contentini ocratossina, sostanza cancerogena.
”Scandali che spaventano non solo per i numeri - sottolinea Legambiente - ma soprattutto per la pericolosità della truffa: basti pensare che secondo una ricerca sui danni da ocratossina su 231 neomamme risulta che nella terza o quarta giornata dopo il parto, i neonati hanno assimilato la sostanza cancerogena già con il latte materno e, nell’85% dei casi, i bambini risultano positivi all’ocratossina A.”
I numeri delle truffe alimentari in Italia.I NAS (Carabinieri per la Sanità) nel corso del 2005 hanno effettuato 37.330 ispezioni, nel corso delle quali sono state arrestate 38 persone oltre 12.800 sono state segnalate all’autorità giudiziaria ed amministrativa. 792 le strutture sono state chiuse per motivi di salute pubblica e 419 quelle sequestrate. Molti anche i sequestri effettuati: 55.612.447 confezioni di prodotto per un valore di oltre 108milioni di euro.
In aumento, rispetto al 2004, il numero dei sequestri e delle strutture chiuse per motivi di salute pubblica per il settore delle carni e degli allevamenti e del latte e derivati; incrementi delle merce sequestrata anche per le conserve alimentari e per salumi e insaccati.
Rispetto al 2004, si registra inoltre un incremento delle strutture di ristorazione poste sotto sequestro che passano da 127 a 143.
I controlli effettuati dal personale dell’Ispettorato Repressione Frodi hanno invece individuato 3.751 operatori irregolari, pari al 15% del totale degli operatori controllati (24.395), 1.021 sono invece i prodotti non a norma.
Circa 500 i sequestri effettuati dall’Ispettorato per un valore pari a oltre 9 milioni di euro, mentre in 436 casi è scattata la denuncia per reato e 3.977 sono state le contestazioni amministrative.
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