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Indicazione di provenienza in etichetta: a quando l’applicazione?
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I ritardi nell’applicazione della legge che rende obbligatoria l’indicazione di provenienza sull’etichetta mettono a rischio la sicurezza alimentare degli italiani. L’indicazione della provenienza mette i consumatori in grado di scegliere e di tutelarsi di fronte ad eventuali emergenze alimentari.
E’ quanto sostiene Coldiretti in riferimento all’allarme diossina nel latte estesosi dall’Olanda in Belgio e con casi isolati in Germania.
La legge 204 del 3 agosto 2004 sull’etichettatura dei prodotti alimentari prevede che entro sei mesi siano emanati i decreti attuativi relativi a tutti gli alimenti le cui etichette "devono riportare obbligatoriamente" "l'indicazione del luogo di origine e o di provenienza". I tempi, di approvazione non sono ancora scaduti, ma l’associazione, in presenza di una tale situazione, ritiene urgente provvedere al più presto alla loro emanazione.
“In un Paese come l'Italia dove un litro di latte consumato su tre viene dall'estero non sono più tollerabili - ha sottolineato il Presidente della Coldiretti - incertezze e ritardi che non consentono agli allevatori italiani di valorizzare il frutto del proprio lavoro e ai consumatori di conoscere la provenienza dei prodotti acquistati, esponendoli a rischi per la salute dovuti ad emergenze sanitarie come quella che si sta verificando in Europa. Peraltro l'indicazione di provenienza in etichetta faciliterebbe anche il lavoro della Commissione europea impegnata nel garantire la tracciabilità della catena alimentare per ridurre al minimo i rischi.”
La legge 204 del 3 agosto 2004 prevede per i trasgressori il pagamento di multe che possono arrivare a 9.500 euro e nel caso di più violazioni anche la sospensione della commercializzazione, fino a sei mesi, dei prodotti.
I ritardi nell’applicazione della legge che rende obbligatoria l’indicazione di provenienza sull’etichetta mettono a rischio la sicurezza alimentare degli italiani. L’indicazione della provenienza mette i consumatori in grado di scegliere e di tutelarsi di fronte ad eventuali emergenze alimentari.
E’ quanto sostiene Coldiretti in riferimento all’allarme diossina nel latte estesosi dall’Olanda in Belgio e con casi isolati in Germania.
La legge 204 del 3 agosto 2004 sull’etichettatura dei prodotti alimentari prevede che entro sei mesi siano emanati i decreti attuativi relativi a tutti gli alimenti le cui etichette "devono riportare obbligatoriamente" "l'indicazione del luogo di origine e o di provenienza". I tempi, di approvazione non sono ancora scaduti, ma l’associazione, in presenza di una tale situazione, ritiene urgente provvedere al più presto alla loro emanazione.
“In un Paese come l'Italia dove un litro di latte consumato su tre viene dall'estero non sono più tollerabili - ha sottolineato il Presidente della Coldiretti - incertezze e ritardi che non consentono agli allevatori italiani di valorizzare il frutto del proprio lavoro e ai consumatori di conoscere la provenienza dei prodotti acquistati, esponendoli a rischi per la salute dovuti ad emergenze sanitarie come quella che si sta verificando in Europa. Peraltro l'indicazione di provenienza in etichetta faciliterebbe anche il lavoro della Commissione europea impegnata nel garantire la tracciabilità della catena alimentare per ridurre al minimo i rischi.”
La legge 204 del 3 agosto 2004 prevede per i trasgressori il pagamento di multe che possono arrivare a 9.500 euro e nel caso di più violazioni anche la sospensione della commercializzazione, fino a sei mesi, dei prodotti.
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