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Guida alle caratteristiche igieniche dei bagni mobili chimici da cantiere
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Il Ministero della Salute ha emesso una circolare in cui stabilisce le “Linee guida relative alle caratteristiche igieniche minime costruttive e gestionali dei bagni mobili chimici”.
È sempre più frequente infatti, l'uso di bagni mobili chimici che trovano utilizzo non solo nell'ambito delle attività di lavoro come cantieri mobili o temporanei, ma anche in occasioni di manifestazioni o nell'allestimento di alloggiamenti temporanei.
“La concentrazione di popolazione, l'uso di tali bagni in condizioni precarie, la sempre più frequente presenza di soggetti provenienti da zone dove la diffusione di enteropatogeni è molto più elevata che non nei Paesi occidentali, impongono – recita la circolare - una particolare attenzione nella definizione delle caratteristiche costruttive e gestionali dei bagni mobili chimici”.
Inoltre è da ricordare che spesso tali bagni vengono utilizzati dagli addetti alla preparazione, manipolazione, distribuzione e vendita di alimenti e bevande, che sono presenti in molte occasioni con chioschi mobili; un bagno mobile chimico mal progettato, realizzato o gestito può costituire il punto di partenza per la diffusione di enteropatogeni attraverso le mani del personale sopraccennato prima e successivamente attraverso gli alimenti contaminati.
Per evitare la diffusione degli enteropatogeni, grande cura deve pertanto essere rivolta alla progettazione e realizzazione dei bagni mobili chimici. In particolare è necessario che questi bagni presentino caratteristiche tali da minimizzare il rischio sanitario per gli utenti.
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Secondo le line guida ministeriali, innanzitutto il bagno deve essere costituito o rivestito internamente con materiali non porosi che presentino superfici lisce, senza angoli vivi, che permettano una rapida decontaminazione.
Nella struttura del bagno devono essere presenti delle griglie di aerazione che assicurino un continuo ricambio d'aria e il tetto deve limitare il surriscaldamento da irradiazioni solari.
Deve essere assicurata all'interno del bagno o nelle immediate vicinanze una struttura per il lavaggio e, se possibile, disinfezione delle mani, in particolare nel caso di uso da parte degli addetti alla preparazione, manipolazione, distribuzione e vendita di alimenti e bevande.
All'acqua destinata al lavaggio delle mani deve inoltre essere aggiunto un disinfettante che assicuri la non proliferazione di microrganismi o muffe nell'acqua stessa.
Dopo ogni svuotatura della vasca di raccolta dei reflui (da effettuarsi almeno una volta a settimana) deve essere effettuato un lavaggio dell'intero bagno mediante uso di acqua sotto pressione a temperatura elevata (100° C).
Infine, è previsto il divieto di fumare all'interno del bagno ed il divieto di sosta nelle immediate vicinanze.
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Rispondi Autore: Pierpaolo Giannandrea - likes: 0 | 10/06/2013 (18:06:37) |
Avrei un paio di quesiti sull'argomento: 1-il bagno chimico deve essere considerato come un'attrezzatura se viene utilizzato in cantiere? 2-deve avere il marchio CE? |