Viaggi sicuri per i propri dipendenti e collaboratori
Tutti sappiamo che la pandemia ha paralizzato i viaggi, svolti soprattutto per motivi tecnici. Le regole di distanza sociale in ambienti aperti e chiusi hanno creato problemi non indifferenti per le aziende, che devono inviare in Italia all’estero i propri tecnici, ad esempio per operazioni di manutenzione, oppure i propri rappresentanti commerciali, per la promozione di prodotti aziendali.
La ripresa delle attività ha creato nuovi problemi, perché insieme ai viaggi di lavoro sono cresciuti anche i viaggi turistici, e le immagini, che i telegiornali hanno diffuso, di quanto accade nei principali aeroporti europei, si spiegano da sole!
Fortunatamente, per chi sa guardare lontano, oggi sono disponibili tecniche di intelligenza artificiale e di geo localizzazione, che aiutano a pianificare e gestire in modo appropriato i viaggi.
Innanzitutto, prima di pianificare un viaggio, occorre verificare, nei siti gestiti da autorità pubbliche, il livello di rischio del paese di destinazione. L’elenco di questi paesi è costantemente aggiornato e quindi occorre avere sott’occhio un panorama realistico della situazione.
Ad esempio, il Centre for Disease Control – CDC negli Stati Uniti ha inserito ad oggi 22 paesi nell’elenco dei paesi ad alto rischio di viaggio. Si faccia anche attenzione che esistono altri elenchi, laddove, invece del rischio di contagio, si analizza il rischio di atti terroristici e di criminalità in genere, come ad esempio in Haiti.
L’uso di applicativi di intelligenza artificiale è prezioso per raccogliere informazioni aggiornate su ogni paese e presentare un piano di rischio di viaggio, con possibili soluzioni alternative.
Un altro aspetto fondamentale riguarda le modalità con le quali il viaggiatore può essere tenuto sempre aggiornato sull’evoluzione della situazione. In questo caso occorre adottare canali di comunicazione ad alta affidabilità, senza escludere i telefoni satellitari, che al costo di un migliaio di euro possono permettere di raggiungere il viaggiatore in quasi ogni parte del mondo, indipendentemente dalla disponibilità di una rete cellulare locale.
Inoltre, l’azienda non dovrebbe consentire viaggi all’estero a personale che non sia stato opportunamente istruito su specifiche condizioni di rischio e sulle modalità con le quali egli può essere in grado di fronteggiarla.
Un’adeguata formazione, sia sugli aspetti logistici del viaggio, sia sugli aspetti sanitari, rappresenta un aspetto fondamentale di corretta preparazione al viaggio, che nessun datore di lavoro o committente dovrebbe mai ignorare.
Adalberto Biasiotti
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