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Una definizione corretta di atto terroristico

Una definizione corretta di atto terroristico
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Security

24/01/2022

Purtroppo leggiamo di frequente sui giornali che degli ordigni vengono fatti esplodere all’esterno di esercizi commerciali. I quotidiani, ma anche le autorità locali, definiscono questi attacchi come “atti terroristici”. Cerchiamo di fare chiarezza.

Recentemente i quotidiani hanno dato ampio spazio a numerosi attacchi, con esplosione di ordigni improvvisati, nella provincia di Foggia. Lo stesso questore di Foggia, oggi in pensione, ha denunciato la ferocia della società criminale foggiana e ha parlato esplicitamente di attacchi terroristici.

Poiché un corretto inquadramento di un evento delittuoso è fondamentale per mettere a punto possibili misure di messa sotto controllo e, soprattutto, per avere un quadro aggiornato della situazione criminosa in Italia, è opportuno illustrare chiaramente ai lettori quale possa essere la differenza tra un vero e proprio attacco terroristico ed un attacco perpetrato dalla criminalità economica locale.

Riporto di seguito tre definizioni, tra cui evidentemente quella del CESIS (comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza) deve rappresentare lo standard per l’Italia.


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Per gentile concessione del CESIS

"Per atto di terrorismo si intende un'azione violenta, politicamente motivata, volta a colpire obiettivi di valore simbolico e destinata anche ad intimidire un “uditorio bersaglio”, riconducibile, socialmente o politicamente, all'obiettivo primario. L'atto di terrorismo, a differenza di quello di 'violenza politica' (ascrivibile ad individui o gruppi che tendono ad agire a 'viso aperto') e di quelli di 'guerriglia' (attuati con strumenti e logiche paramilitari) viene di solito compiuto da individui o grup­pi operanti in clandestinità o sotto copertura o comunque in condizioni di mimetismo all'interno delle società colpite".

 

Ma anche prendendo in esame le definizioni offerte in altri paesi, soprattutto anglosassoni, appare evidente come un atto terroristico abbia caratteristiche affatto particolari.

 

Merriam Webster

Terrorist attack-a surprise attack involving the deliberate use of violence against civilians in the hope of attaining political o religious aims

 (attacco terroristico-un attacco a sorpresa che comporta l’uso deliberato di violenza contro civili, nella speranza di attuare obiettivi politici o religiosi)

 

 

Enciclopedia Britannica  

- terrorism

the calculated use of violence to create a general climate of fear in a population and thereby to bring about a particular political objective.

(Terrorismo-l ’uso deliberato di violenza per creare un clima generale di terrore nella popolazione e quindi raggiungere uno specifico obiettivo politico).

 

Dall’esame di queste tre definizioni appare chiaro come la classificazione di un atto, come “atto terroristico”, richiede il soddisfacimento di alcune peculiarità, tra le quali non è mai compreso un obiettivo di natura economica. Mai si è sentito parlare di un’organizzazione terroristica, che abbia accettato di non effettuare un atto terroristico, a fronte del pagamento di una somma!

 

La vera e sostanziale differenza fra un atto di criminalità organizzata ed un atto terroristico sta proprio nel fatto che il primo atto ha una esclusiva rivendicazione economica, mentre nel secondo la rivendicazione economica è del tutto assente.

 

Non per nulla, le indagini mettono in evidenza, dopo un attacco di criminalità mafiosa, che l’attacco era motivato dal fatto che il soggetto preso a bersaglio aveva rifiutato di pagare il pizzo o comunque adottare comportamenti specificamente imposti dai criminali mafiosi.

 

Che poi ci si trovi davanti a mafia, camorra o sacra corona unita, poco cambia: è il ruolo della criminalità organizzata quello che non cambia, vale a dire l’imposizione di pizzi e pedaggi di vario tipo, tutti di natura economica, agli operatori locali.

Ovviamente, l’ordigno che esplode all’esterno di un esercizio commerciale rappresenta un efficace deterrente, nei confronti di altri esercizi che non si pieghino alle richieste della criminalità organizzata, ma nulla ha a che vedere con un vero e proprio attentato terroristico.

 

 

Adalberto Biasiotti

 





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Rispondi Autore: Graziano Frigeri - likes: 0
30/01/2022 (11:14:01)
In base alle definizioni riportate il più grave atto terroristico della storia sono le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, e qualsiasi bombardamento, lancio di razzi, missili, bombe su una città e, in generale, su obiettivi non militari deve essere definito "atto terroristico".

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