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Security and resilience: normative di riferimento

Security and resilience: normative di riferimento
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Security

22/05/2019

Alcune normative oggi approvate o in corso di approvazione relative alla protezione di beni di varia natura da contraffazione e traffici illegali: ISO/DIS 22382 e ISO/CD 22383:2019.

 
Forse pochi lettori sono a conoscenza dell’impegno dello ISO/TC 292 nella messa a punto di normative, di valore nazionale ed internazionale, tese a mettere a punto strumenti che proteggano beni di varia natura da contraffazione e traffici illegali. Ecco una panoramica delle norme ad oggi approvate o in corso di approvazione.

Leggi anche l’articolo “ Come tutelare i prodotti dalla contraffazione
 
 
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ISO/DIS 22382 Security and resilience -- Authenticity, integrity and trust for products and documents - Guidelines for the content, security, issuance and examination of excise tax stamps
L’obiettivo di questa norma è quello di aiutare le autorità governative a migliorare il livello di qualità dei contrassegni e delle marche da bollo, che vengono applicate su prodotti e documenti. Un miglioramento del livello di protezione da contraffazione aumenta gli incassi delle strutture governative coinvolte.

Come noto, sotto forma di tassa indiretta, marche da bollo ed altri contrassegni rappresentano un sistema assai diffuso ed efficace, a livello nazionale, statale o comunale, per incassare denaro. In particolare, questi contrassegni possono essere applicati a prodotti alcolici o tabacchi ed hanno anche la funzione di scoraggiare il consumo di queste sostanze, che potrebbero danneggiare la salute. Per contro, molti paesi estendono l’uso di queste tassazioni, con i relativi contrassegni e marche da bollo, applicandole anche ad altri prodotti, come ad esempio bevande gassose, software per attività di gioco, in modo da allargare il campo di applicazione di questi strumenti di percezione di tasse. Dal momento che i consumatori talvolta cercano di ottenere dei prodotti, privi di questi contrassegni, confidando in un prezzo più basso ed una qualità equivalente, l’attività criminale è attratta dalla produzione di questi contrassegni fraudolenti, con la conseguenza che le autorità nazionali incassano meno denaro e possono essere compromesse le caratteristiche di sicurezza del prodotto stesso, con influenza negativa ad esempio sulla salute del consumatore.
Ecco perché questo documento è articolato in varie fasi, che offrono delle linee guida su:
  • la definizione della funzione di una marca da bollo,
  • l’identificazione e la consultazione con i soggetti coinvolti,
  • la pianificazione del processo di acquisto e selezione dei fornitori delle marche da bollo,
  • il progetto e la realizzazione delle marche da bollo,
  • le caratteristiche di sicurezza nascoste oppure apparenti che offrono protezione alla marca da bollo,
  • le tecniche di finitura del contrassegno,
  • la sicurezza della catena di stampa e distribuzione, la stampa di codici identificativi onirici su ogni contrassegno,
  • le tecniche di esame dei contrassegni,
  • il monitoraggio e la costante valutazione della qualità delle tecniche adottate.
È bene sottolineare infine che questa norma si applica solo a marche da bollo di natura fisica, e quindi visibili all’occhio umano e dal tocco.
 
ISO/CD 22383:2019 - Security and resilience – Authenticity, integrity and trust for products and documents – Performance  criteria for authentication solutions used to ensure  genuineness and integrity of material goods

Questa norma, in corso di approvazione, rappresenta un netto miglioramento rispetto alla precedente norma, dal  codice ISO 12931:2012. Per prevenire a contraffazione ed altri tipi di frode, legate ai prodotti, i proprietari dei diritti su questi prodotti stanno aumentando la pressione sugli enti normativi perché possano essere messe a punto delle tecniche di autentica, mirate a soddisfare esigenze specifiche. Ovviamente queste norme devono avere un valore internazionale, per poter accrescere la fiducia dei consumatori nei confronti dei prodotti, supportare i commercianti onesti, rispetto a commercianti che operano in modo illecito ed assistere le autorità pubbliche nel mettere a punto strumenti preventivi, deterrenti e vincolanti, che possono essere utilizzati con relativa semplicità dalle forze dell’ordine.

 

È un fatto innegabile che lo sviluppo del commercio mondiale e la riduzione dei controlli fisici alla frontiera può aumentare in modo significativo il rischio che prodotti contraffatti possano muoversi facilmente da un paese ad un altro. Ecco perché questa norma offre un contributo alla introduzione di stretti controlli, che possono consentire di effettuare accurate e rapide verifica di autenticità e integrità dei prodotti in questione. Per dare un quadro di riferimento delle varie frodi, connesse a prodotti di vario tipo, ecco le varie classificazioni disponibili: contraffazione, adulterazione, manipolazione, sostituzione e simulazione.

La contraffazione include tipicamente le seguenti attività:

·         inganno del consumatore,

·         inganno degli acquirenti di prodotti nuovi o parti di ricambio,

·         violazione dei diritti di proprietà intellettuale e

·         violazione di leggi nazionali, regionali ed internazionali.

È bene notare che la contraffazione può includere anche delle rivendicazioni fraudolente, afferenti a difetti di specifici prodotti, in realtà inesistenti. Vale la pena ricordare al proposito che nel mese di aprile 2019 la Apple si è resa conto di essere stata truffata per poco meno di 1 milione di dollari da parte di acquirenti cinesi, che acquistavano prodotti contraffatti in Cina e li rispedivano alla Apple, affermando che essi erano difettosi. Apple provvedeva alla sostituzione di questi prodotti contraffatti con prodotti genuini, che successivamente i malviventi rivendevano sul libero mercato. Per quanto riguarda in particolare la contraffazione, è bene sottolineare che essa è aggravata da numerosi fattori come ad esempio, la crescente globalità del mercato, nonché la rapidità di movimento da un mercato a un altro per gli stessi prodotti, e queste situazioni possono rendere difficile per un ispettore di effettuare controlli rapidi ed analitici.

 

Questo documento stabilisce i criteri di prestazione per le soluzioni di autentica, finalizzati a proteggere specifiche categorie di prodotti. Queste soluzioni devono offrire una evidenza affidabile, una rapida verifica dell’eventuale contraffazione del prodotto, per evitare che tempi troppo lunghi e tecniche troppo complicate di verifica possono ritardare la verifica stesso. Il documento prende anche in buona considerazione il ciclo di vita del prodotto, che influenza l’attenzione che il cliente pone in fase di acquisto del materiale.

 

Inoltre gli elaboratori di questo documento mettono in evidenza come continuano ad apparire nuove tecnologie, che possono essere utilizzate sia per contrastare la contraffazione, sia dai contraffattori per migliorare le tecniche di imitazione dei prodotti. Anche questo documento è stato sviluppato secondo l’ormai noto modello Plan-do-check-act, che ormai rappresenta la base per tutti i più recenti sviluppi normativi.

 


Adalberto Biasiotti

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