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La preziosa opera di ISO/TC 272 a supporto delle attività anticrimine

La preziosa opera di ISO/TC 272 a supporto delle attività anticrimine
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Security

20/10/2016

Le attività del comitato ISO/TC 272 che sviluppa l’attività normativa afferente alle attività criminologiche o, come dicono gli anglosassoni, “forensic”. Di Adalberto Biasiotti.


Ricordo a tutti i lettori che la disponibilità di una norma UNI, oppure CEI, oppure EN, rappresenta un prezioso strumento operativo per i responsabili della security, in quanto tale norma costituisce, per accordo ormai accettato a livello nazionale, europeo e mondiale, stato dell’arte per il settore specifico, cui la norma si applica. Qualunque attività svolta quindi in conformità a una norma del tipo sopra elencato è svolta per definizione a regola d’arte.

La disponibilità di norme per una vasta gamma di attività rappresenta quindi una salvaguardia esplicita e preziosa per tutti coloro che vogliono operare nella maniera più efficiente ed efficace possibile, mettendosi oltretutto al riparo da possibili contenziosi riguardanti la qualità della attività svolta.

 

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Non credo valga la pena di ricordare ai lettori i numerosi articoli di giornale che sono stati dedicati a attività, svolte sulla scena del crimine, che hanno lasciato molte perplessità della magistratura inquirente, in quella giudicante, negli organi di comunicazione di massa e in tutti i cittadini, in generale.

 

Per questa ragione già da tempo è stato attivato uno specifico comitato internazionale, che si è definito come “forensic services”, che si è dato proprio lo obiettivo di mettere a punto una normativa internazionalmente riconosciuta per la gestione di attività critiche, spesso non ripetibili, sulla scena di un crimine.

 

I lettori che amano seguire i serial televisivi americani saranno ormai certamente familiari con la serie CSI ed altre serie similari, dove un’attenta indagine sulla scena del crimine permette quasi sempre di risalire a chi il crimine ha perpetrato.

 

Lasciando perdere le finzioni televisive, non vi è dubbio che un comportamento corretto sulla scena del crimine, una corretta raccolta degli indizi, una corretta conservazione degli indizi, una carretta analisi degli indizi stessi rappresentano attività preziosissime per gli investigatori e la magistratura inquirente.

 

Ecco perché, quando mi è stata offerta la possibilità di partecipare a questo comitato tecnico, ho dato subito la mia disponibilità; ed ecco anche la ragione per la quale ritengo opportuno tenere aggiornati i lettori sulle attività che questo comitato sta svolgendo.

 

Tanto per cominciare, basta dare un’occhiata alla tabella che segue per rendersi conto del fatto che l’interesse per la attività svolta da questo comitato ha una dimensione assolutamente mondiale, in quanto esso presenta una sorta di record in termini di paesi che partecipano attivamente all’elaborazione di documenti normativi.

 

Al proposito, è bene ricordare che la partecipazione all’attività normativa non è in alcun modo remunerata e quindi tutti i costi di partecipazione all’attività sono sostenuti dagli organismi, cui appartengono i componenti del comitato normativo. Se poi i componenti del comitato sono liberi professionisti, peggio per loro!

 

Paesi partecipanti a pieno titolo

Australia (SA)                             New Zealand (SNZ)

Austria ( ASI)                            Poland (PKN)

Belgium (NBN)                           Russian Federation (GOST R)

Canada (SCC)                            Serbia (ISS)

China (SAC)                               Singapore (SPRING SG)

Denmark (DS)                            Spain (AENOR)

France (AFNOR)                         Sweden (SIS)

Germany (DIN)                          Switzerland (SNV)

Japan (JISC)                              United Kingdom (BSI)

Netherlands (NEN)                      United States (ANSI)

 

Paesi con ruolo di osservatore

Argentina (IRAM)                        Malaysia (DSM)

Cyprus (CYS)                             Philippines (BPS)

Czech Republic (UNMZ)                Portugal (IPQ)

Finland (SFS)                                       Slovakia (SOSMT)

Hungary (MSZT)                         Thailand (TISI)

Iran, Islamic Republic of (ISIRI)     Uganda (UNBS)

Italy (UNI)                                 United Arab Emirates (ESMA)

Korea (Republic of (KATS)            Mongolia (MASM)

 

Vediamo adesso di passare brevemente in rassegna il programma di lavoro e le attività già svolte da questo comitato.

Una prima norma, ISO 18385, che tende a minimizzare il rischio di contaminazione dei reperti sulla scena del crimine, è stata già pubblicata.

Si sta adesso lavorando allo sviluppo della norma ISO 21043-1, Forensic Analysis, che darà indicazioni su come deve comportarsi chiunque debba intervenire sulla scena del crimine.

Particolare attenzione viene prestata alle modalità con cui si può garantire la integrità dei campioni prelevati sul posto ed a questa attività è dedicata  la norma  ISO 20964 Forensic sciences -- Specification for consumables used in the collection, preservation and processing of material for forensic analysis -- Requirements for product in the future. Come il nome dice, la norma fa riferimento ad esempio alle buste ed ai contenitori che vengono utilizzati per custodire reperti acquisiti sulla scena del crimine.

Sarà mia cura tenere aggiornati i lettori su ulteriori sviluppi di questa preziosa attività di lotta contro il crimine.

 

Adalberto Biasiotti

 



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Rispondi Autore: Andrea Perrone - likes: 0
20/10/2016 (06:51:53)
Molto interessante, come sempre, il suo articolo, egr. Ing. Biasiotti.
Solo una domanda: lei partecipa al Comitato come Italia (e, quindi, come osservatore. Chissà poi come mai siamo solo osservatori....) o come altro paese partecipante a pieno titolo?
Mi lasci poi farle dei complimenti per i suoi articoli che ci tengono sempre aggiornati e sui più disparati campi.
Sono un suo fedele e accanito lettore.
Cordiali saluti
Andrea Perrone

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