Finalmente ufficialmente riconosciuta la figura del security manager
La regione Friuli-Venezia Giulia approvato recentemente una legge, un articolo della quale ha particolarmente attratto l’attenzione di chi scrive. Ecco i riferimenti ufficiali:
Legge regionale 3 marzo 2023, n. 10 Misure per la semplificazione e la crescita economica.
Capo II Incremento dei servizi
Art. 52 (Security manager regionale per le infrastrutture critiche regionali)
1. La Regione, nel rispetto della direttiva 2008/114/CE relativa all’individuazione e alla designazione delle infrastrutture critiche europee e alla valutazione della necessità di migliorarne la protezione, individua le infrastrutture critiche regionali quali elementi essenziali al mantenimento delle funzioni vitali della società, della salute, della sicurezza e del benessere economico e sociale dei cittadini, il cui danneggiamento o la cui distruzione avrebbe un impatto significativo.
2. Le infrastrutture critiche regionali individuate con deliberazione della Giunta regionale ai sensi del comma 1 sono dotate di una gestione integrata di tutti i rischi di natura dolosa e/o criminosa, colposa o accidentale a cura di specifiche figure professionali, quali il Security manager UNI 10459 con certificazione, individuate in modo da garantire la gestione complessiva del processo conformemente alle norme tecniche di settore.
Sino ad oggi, gli unici testi non legislativi, ma regolamentari, nei quali compariva un riferimento al profilo del security manager secondo UNI 10459 erano i documenti prodotti dal ministero dell’interno, ed in particolare riferiti agli istituti di vigilanza privata. Il fatto che in questa legge regionale si faccia un esplicito riferimento a questo profilo professionale, incaricato di condurre le analisi di rischio e di predisporre le misure di messa sotto controllo di ogni tipologia di rischio, dimostra come il legislatore regionale abbia pienamente compreso il valore di questa qualificazione.
Particolare attenzione merita il fatto che il legislatore non solo abbia fatto riferimento a questa norma, che in Italia non viene apprezzata come meriterebbe, ma ha anche precisato che il soggetto in questione deve essere certificato. Ciò significa che una auto dichiarazione di conformità, rilasciata dal soggetto fisico, in merito alle sue capacità di svolgere con profitto il compito impegnativo di responsabile della security, non è sufficiente. In altre parole:
“Non basta che io dica che sono bravo, bisogna che lo dica un organismo terzo accreditato!”
Per dare un’idea della possibile estensione delle infrastrutture critiche regionali, che possono essere individuate come tali dalla regione, mi permetto di ricordare ai lettori tutte le strutture sanitarie, le stazioni delle auto corriere, le stazioni ferroviarie, i musei, le infrastrutture energetiche e via dicendo. Non ho specificamente menzionato agli aeroporti, in quanto essi sono già assoggettati a controlli da parte dell’ENAC.
A questo punto confidiamo che anche altre regioni vorranno seguire il percorso indicato dalla regione Friuli-Venezia Giulia e dotarsi di personale con idoneo e certificato profilo professionale.
Cari colleghi professionisti certificati, un augurio di proficuo lavoro da tutti coloro che amano la vera security!
Vedi allegato (PDF)
Adalberto Biasiotti
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Rispondi Autore: Giovanni palma - likes: 0 | 27/01/2024 (11:16:21) |
In un istituto di vigilanza srl è obbligatorio o facoltativo la figura del Security manager |