Come mettere sotto controllo il commercio illecito di opere d’arte

Come mettere sotto controllo il commercio illecito di opere d’arte

L’ autorità nazionale contro la corruzione dell’Ucraina- NACP- ha messo a disposizione un data base, che elenca tutte le opere d’arte, di rilevanza mondiale, in possesso di oligarchi russi.

Spesso il commercio di opere d’arte, di rilevanza mondiale, rappresenta uno strumento, che permette di aggirare sanzioni economiche, applicate ad un paese ed ai suoi principali rappresentanti.

È in questo contesto che l’autorità nazionale contro la corruzione, che la Ucraina aveva attivato qualche anno fa, su precisa indicazione dell’unione europea, ha recentemente attivato un data base di tutte le opere d’arte, in possesso di oligarchi russi. È così possibile mettere in guardia potenziali acquirenti circa il fatto che un acquisto potrebbe comportare la violazione di vincoli economici, con applicazione di sanzioni e possibile sequestro dell’opera.

Per dare un’idea delle opere che sono state negli ultimi tempi acquistate dagli oligarchi russi, basti citare i nomi di Leonardo da Vinci, Rodin, Picasso, Gauguin, Warhol. Sono nomi che non hanno certo bisogno di approfondimenti.

Ancora più importante è il fatto che in questo data base, che i lettori possono consultare cliccando qui

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viene effettuato un computo, basato su ragionevoli stime e costantemente aggiornato, del valore complessivo delle opere elencate. Stiamo parlando di 2.120.771.317 dollari USA!

Questo numero è particolarmente interessante perché può essere messo a confronto con il valore complessivo del mercato di reperti archeologici e oggetti d’arte, a livello mondiale, che nel 2021 è stato valutato a 65 miliardi di dollari.

L’aggiramento delle sanzioni ed il riciclaggio di denaro, collegati al commercio di opere d’arte, rappresentano, per opinione unanime delle forze dell’ordine e degli esperti del settore, due strumenti che vengono frequentemente utilizzati per movimentare denaro in maniera inappropriata.

Le principali case d’aste di opere d’arte hanno già dichiarato che non sono disponibili a mettere all’asta oggetti elencati in questa base dei dati. L’autorità nazionale anticorruzione dell’Ucraina ha inoltre fatto appello a tutti gli esperti del settore di aiutarla tenere aggiornato l’archivio, in modo da ridurre al massimo un traffico, che nell’attuale contesto sociale politico ha tutte le caratteristiche di un traffico illecito.

Adalberto Biasiotti

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