Bella la tecnologia avanzata, ma ….
Già da qualche tempo sono in circolazione dei dischetti intelligenti, che permettono di localizzare l’oggetto, sul quale tali dischetti sono applicati. Si tratta di un dispositivo assai raffinato, che funziona con i sistemi Apple, e che ha rapidamente incontrato un notevole favore. Tuttavia la polizia regionale dello York ha recentemente diffuso un messaggio di allerta, perché, a partire dal settembre2021, gli agenti hanno effettuato indagini su cinque furti di autovetture di lusso, che sono stati perpetrati grazie all’utilizzo di questi dispositivi.
Il nome commerciale di questo dispositivo è “air tag” ed esso viene utilizzato così, in modo fraudolento, dai malviventi.
I malviventi, presa di mira una autovettura di pregio, applicano questo dischetto sulla vettura stessa, ad esempio, quando è parcheggiata in parcheggi pubblici. I malviventi sono così in grado di tracciare gli spostamenti della vettura, finché arriva nelle vicinanze dell’abitazione del proprietario e viene, ad esempio, parcheggiata durante la notte.
A questo punto i ladri utilizzano strumenti di scasso per entrare nel veicolo, aprendo la porta del passeggero o del conducente, accertandosi di non inviare allarmi. Una volta entrati, viene utilizzato un apparato elettronico, tipicamente usato dai meccanici per riprogrammare i dati di fabbrica della centralina elettronica, collegandosi a un connettore USB che si trova sotto al cruscotto. A questo punto i malviventi sono in grado di riprogrammare il veicolo, che accetta una chiave diversa, che i malviventi hanno portato seco.
Una volta programmata la nuova chiave, è possibile avviare il veicolo e rubarlo.
Ecco perché i poliziotti di questa unità hanno messo a punto una serie di raccomandazioni per i proprietari di autovetture di lusso, con una elettronica di bordo assai sofisticata. Tra tutte queste raccomandazioni quella che maggiormente ha attirato la nostra attenzione è quella di installare un blocco sulla connessione USB. Già in passato questi dispositivi erano disponibili, ma oggi essi trovano una nuova possibile applicazione, alla quale per la verità i fabbricanti non avevano ancora pensato. Ci troviamo davanti a una piccola unità in plastica, dotata di una serratura a combinazione a tre cifre. Quando questa unità in plastica viene inserita sul connettore, non è possibile inserire un dispositivo per colloquiare con l’apparato elettronico protetto.
Nelle foto allegate i lettori trovano un esempio del cosiddetto air tag e del dispositivo di blocco, che può essere utilizzato anche per proteggere dischi portatili, dei quali si vuole proteggere il contenuto, senza arrivare al punto di adottare tecniche di cifratura.
Seguono due fotografie, rispettivamente del dispositivo air tag e del dispositivo di blocco.
Adalberto Biasiotti
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